Sebbene qualche ora prima fosse all'ospedale per chissà quale motivo, dopo Carter Tutti è salito sul palco del Palladium la vera star della serata: Riojy Ikeda, compositore giapponese di musica elettronica e artista visivo tra i più importanti nel panorama mondiale, che ha presentato l'ultimo capitolo del suo progetto Test Pattern con cui si era esibito per la prima volta a Roma nel 2008.
Ikeda ha elaborato un sistema che traduce i complessi dati del mondo (testi, foto, film, suoni) in sequenze di codice a barre e schemi binari di 0 e 1.
Non una nota, ma solo battiti e suoni metallici perpetui perfettamente singronizzati con punti, rette bianche e nere sottili che diventano fasce, che si intersecano, si sovrappangono, si distendono sullo schermo. Ipnotico.
Altough some hours before he was at the hospital for some mysterious reasons, after Carter Tutti's performance, in Palladium theatre appeared onstage the real star of the night: Japan’s leading electronic composer and visual artist Ryoji Ikeda with the last chapter of his project, Test pattern presented in Rome for the first time in 2008.
Ikeda has developed a system that converts any type of data - text, sounds, photos and movies- into barcode patterns and binary patterns of 0s and 1s.
Not even one note but only beats and metallic sound perfectly synchronized with points, strights in black and withe wich become band, which cross, superimpose, stretch each other. Ipnotic.
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