Oggi è Natale. In attesa di scambiarsi i regali, Pietro e Giulia, amici da sempre, giocano a buio: il loro gioco preferito che può occupargli interi pomeriggi. Nell’oscurità della camera, al tatto, gli oggetti che hanno raccolto e poi sparso sul pavimento diventano altro nelle loro parole: una forchetta può essere a chiave di un forziere, una scarpa è forse il letto di una fata. Quando le loro mani si incontrano al buio, viene naturale per Giulia e Pietro dare un nome anche ai loro sogni reciproci: un’archeologa e un cigno sta per dire Pietro, un pilota d’aereo e un cervo, sta pensando Giulia. Qualcuno apre la porta e accende la luce. Il buio svanisce e l’incanto s’interrompe, i loro sogni tornano svelti a nascondersi, ma non spariscono, perché è nel domani la chiave per diventare realtà.
CLAUDIA PALMARUCCI
Nata a Tolentino (MC) nel 1985, Claudia Palmarucci studia all’Accademia di Belle Arti di Macerata, dove ora è arrivata a insegnare. Di certo, ai grandi maestri della pittura Claudia guarda costantemente, e all’illustrazione dedica le sue energie e i suoi pensieri. Nel catalogo di Orecchio acerbo: “Le case degli altri bambini” di Luca Tortolini (2015), “I musicanti di Brema” dei fratelli Grimm (2012) e “La Rosa” di Ljudmila Petruševskaja (2011) il suo album d’esordio, con il quale è stata selezionata a Illustr’arte 2011 e al prestigioso CJ Picture Book 2011. Il suo ultimo libro illustrato “Marie Curie nel paese della scienza”, su testo di Irène Cohen-Janca, ha vinto il Bologna Ragazzi Award 2020 nella sezione Non Fiction.
dal 6 all’11 dicembre
Tricromia
Via Roma Libera 10 - Roma
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