Roma- Pittore e illustratore ma anche collezionista, mercante d’arte e giornalista in dialogo con l’avanguardia e i neoclassici, amico di artisti come Giorgio de Chirico, Cipriano Efisio Oppo e Fausto Pirandello ma anche di letterati come Luigi Pirandello e Massimo Bontempelli e in contatto con critici come Roberto Longhi e Lionello Venturi, Nino Bertoletti (Umberto Natale Bertoletti, Roma, 1889-1971) è stato un artista di straordinaria poliedricità, il cui profilo non può essere ridotto alla sola figura del pittore. A questa figura straordinaria di intellettuale, a più di trent’anni dall’ultima mostra dedicata al suo lavoro, fino al 14 settembre 2025, la Galleria d’Arte Moderna di Roma dedica la retrospettiva Nino Bertoletti. 1889-1971, a cura di Pier Paolo Pancotto, che ne affronta la complessità artistica e intellettuale.
Con la mostra Nino Bertoletti. 1889-1971 la Galleria d’Arte Moderna di Roma restituisce visibilità a un artista la cui poliedricità intellettuale costituisce il tratto distintivo del suo operato. Con un percorso che racconta l’impegno in campo pittorico, grafico, architettonico, giornalistico e pubblico, la mostra fotografa un interprete originale e rappresentativo della stagione precedente il secondo conflitto mondiale, quando multiformità d’ingegno e varietà d’azione erano una nota di merito.
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I capricci di fata luna |
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Interno, 1955-1960 |
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La famiglia circa 1930 |
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Ritratto della contessa Posse,1915 |
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Ritratto di Pasquarosa,1930 |
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Da Martedì 3 giugno
Galleria d’Arte Moderna
Via Francesco Crispi 24, Roma
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