Wednesday, April 17, 2024

CELEBRATING UNIQLO ROMA - FROM TOKYO TO ROME

Apre finalmente a Roma nella Galleria Alberto Sordi di via del Corso, lo store di UNIQLO, brand giapponese famoso per i suoi piumini, per il suo cachemire accessibile, per i suoi capi casual e senza tempo e da qualche anno anche per i suoi marsupi colorati. Tre piani, circa 1300 metri quadri che oggi hanno ospitato un pre-openng party magistralmente organizzato dalle pr romane Benedetta Lignani Marchesani e da Caterina Mancinelli Scotti, dove tra un sorso di sake e il dj set al piano superiore potevi guardare e acquistare i tantissimi capi esposti. Al piano inferiore Re Uniqlo è l'angolo che consente con un attitude sostenibile, di dar nuova vita ai capi da riparare.
 Tadashi Yanai, presidente e fondatore di Uniqlo, che in soli 40 anni è riuscito a trasformare la piccola sartoria del padre nel terzo retailer globale, nel 2019, dopo l'apertura del primo store in Italia a Milano in piazza Cordusio aveva espresso il desiderio di poter aprire altri negozi nel nostro paese. Ebbene quest'anno ne inaugura ben due, perché dopo Roma aprirà un secondo store a Milano in Piazza Gae Aulenti. Intanto domani 18 aprile nella capitale il brand giapponese aprirà al pubblico e i primi 500 consumatori con un acquisto minimo di 50€ avranno una shopper in edizione limitata disegnata in collaborazione con il brand Tokidoki e verrà offerta loro una colazione ideata dal pasticcere romano Fabrizio Fiorani.














 



















Monday, April 15, 2024

STRAORDINARIA-INSTALLAZIONE DI DESIGN WE+

La Fondazione Ermanno Casoli, pioniera nella promozione del dialogo tra arte contemporanea e impresa, in collaborazione con Elica, azienda italiana all’avanguardia nel design e nella produzione di elettrodomestici dedicati al cooking evoluto con oltre 50 anni di storia e leadership globale nei sistemi aspiranti da cucina, presenta Straordinaria, un’installazione site-specific ideata in occasione del Fuorisalone 2024 dallo studio giapponese di design we+ per il Cortile d’onore di Palazzo Litta, a cura di Marcello Smarrelli.

Fondato a Tokyo nel 2013 da Toshiya Hayashi e Hokuto Ando, we+ ha un approccio creativo caratterizzato da uno spiccato spirito di sperimentazione che genera prospettive inedite.

Straordinaria si ispira alla leggerezza delle nuvole, creando un flusso continuo nell’alternanza di toni che evocano l’aria e il calore, elementi naturali e fortemente identitari per Elica. L’unione armonica di spazio e materia evoca l’idea di movimento e di conseguente trasformazione, esortando gli spettatori ad assumere un ruolo attivo esplorando e interagendo in modo coinvolgente con l’installazione.

“La sperimentazione è un valore che la FEC condivide con Elica – spiega Marcello Smarrelli – e si riflette nella volontà di cercare sempre lo straordinario nell’ordinario. L’installazione realizzata da we+ incarna perfettamente questa visione, esprimendo l’attenzione che da sempre rivolgiamo alle nuove tecnologie applicate alla ricerca estetica”.

L’utilizzo sapiente dei materiali, la modularità delle forme e dello spazio, la leggerezza e il dinamismo degli elementi rendono omaggio al genio, all’accuratezza, alla dedizione e al savoir faire delle creazioni di Elica.

***

we+ Ã¨ uno studio di design contemporaneo fondato nel 2013 da Toshiya Hayashi e Hokuto Ando. Il loro lavoro si contraddistingue per un approccio che, attraverso ricerca e sperimentazione, dà forma a inedite prospettive e nuovi valori. Grazie a una costante ricerca, condotta sia in Giappone che all’estero, lo studio ha sviluppato progetti indipendenti e auto-produzioni che hanno dato origine a numerose collaborazioni con aziende e organizzazioni, sviluppando progetti di R&D, installazioni e opere su commissione, branding, sviluppo prodotto, design spaziale, art direction. Hanno ricevuto numerosi premi, tra cui il FRAME Awards 2023 / Furniture of the Year, Dezeen Awards 2022 / Emerging Design Studio of the Year Public Vote, Wallpaper* Design Awards 2022 / Best Elements of Surprise, EDIDA 2019 / Young Designer of the Year. Il loro lavoro fa parte della collezione del Vitra Design Museum in Germania.

Da lunedì 15, a domenica 21 aprile 2024, ore 10.00 – 19.30

 

Palazzo Litta – Cortile d’onore









Sunday, April 14, 2024

Nomadic nuances Mobili stampigliati Le FRENCH DESIGN 100

Una mostra dedicata a una selezione di pezzi di design e architettura d'interni provenienti da progetti vincitori della terza edizione del premio  Le FRENCH DESIGN 100.


In occasione della 63° edizione del Salone del Mobile, Le FRENCH DESIGN – piattaforma che promuove l'innovazione nell'arredamento e nell'interior design francesi – porta a Milano il meglio del design d’oltralpe, esaltandone il gusto, la ricerca e quel French touch che distinguono il designfrancese nel mondo.

Dal 15 aprile al 18 maggio 2024 all’Institut français Milano arriva infatti la mostra Nomadic nuances. Mobili stampigliati Le FRENCH DESIGN 100, che presenta al grande pubblico della design week milanese una selezione delle più interessanti creazioni degli interior designer vincitori della terza edizione del premio Le FRENCH DESIGN 100.

La mostra, che gode del patrocinio del Comune di Milano, è la seconda tappa dell’esposizione andata in scena a Parigi – a Le FRENCH DESIGN GALERIE, dal 17 gennaio al 22 marzo 2024 – dove sono stati presentati 34 pezzi provenienti dai progetti premiati, frutto della collaborazione tra 27 designer e altrettanti produttori.

 

A Milano Nomadic nuances si sofferma su una selezione di 31 opere – mobili, oggetti, progetti e proposte personalizzate per i settori hospitality, retail e residenziali – grazie alle quali viene raccontato il dinamismo e la creatività del comparto manifatturiero francese, oltre che la ricchezza di un design innovativo per realizzazione, sostenibilità, novità degli usi, competenze artigianali e industriali, e la capacità di esercitare una sempre crescente influenza internazionale.


Progettisti: Döppel Studio, Thomas Delagarde Studio, HALL HAUS, 

Marine Peyre Editions, le cann, JNOB, Jean-Charles de Castelbajac, 

Constance Frapolli, Elise Fouin Design Studio, Christophe Delcourt, Hartis Paris, Alexandre Labruyère, Walter & Moretti, Mroz + Boullier, Tristan Lohner, 

Bina Baitel Studio, Carbone 14, Guillaume Delvigne, Humbert & Poyet, 

Thierry d’Istria, RDAI, Frédéric Sofia, Reda Amalou, Constance Guisset, 

Fred Rieffel e Jean-Louis Iratzoki.

 

15 aprile – 18 maggio 2024

 

Institut français Milano

Palazzo delle Stelline

Corso Magenta 63, Milano


BINA BAITEL STUDIO_SUBLIME © MORGANE LE GALL – L-LEHMANN – ANNE-EMMANUELLE THION 
ALEXANDRE LABRUYÈRE_PÉTIOLE © CHARLOTTE CORNETTE 
CHRISTOPHE DELCOURT CONCEPTION_AT THE EDGE OF THE WOODS © FRANCIS AMIAND 
DÖPPEL STUDIO_BIG ROLL © ISAAC ICHOU 
ELISE FOUIN DESIGN STUDIO_NEBULIS
GUILLAUME DELVIGNE_USO © Furniture For Good
HALL HAUS_DKR © HENRY DIAGNE 

Wednesday, April 10, 2024

DAVID HORVITZ ABBANDONARE IL LOCALE

 In occasione della ventottesima edizione di miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano, inaugura Abbandonare il locale, prima mostra monografica in Italia dedicata a David Horvitz. All’interno di un ufficio dismesso nell’ambito degli spazi di BiM – ambizioso progetto di rigenerazione urbana nel distretto Bicocca che sta trasformando un iconico edificio progettato da Vittorio Gregotti in una work destination all’avanguardia – Nicola Ricciardi, direttore artistico di miart, ha selezionato e allestito oltre 20 opere dell’artista americano che ripercorrono quasi 20 anni della sua carriera.

 

Nato a Los Angeles, ironico e poetico, Horvitz utilizza una disparità di media – dalla fotografia alla performance, dai libri d'artista al suono, dalla gastronomia alla mail art – per riflettere sulla distanza tra luoghi, tempi e persone e per testare le possibilità di allentare o annullare qualsiasi distacco. I suoi lavori sono stati esposti nelle più influenti istituzioni internazionali, dal New Museum di New York al Palais de Tokyo di Parigi, e sono oggi presenti in alcune delle più prestigiose collezioni museali, dal LACMA di Los Angeles alla biblioteca del MoMA di New York.

 

La mostra di Milano nasce dalla volontà di dare una forma tangibile all’espressione no time no space, scelta come tema e titolo della nuova edizione di miart per sottolineare la volontà della fiera di allargare sempre di più i propri confini geografici e temporali. I lavori di Horvitz qui raccolti provano infatti a complicare e sovvertire la nostra idea standardizzata di tempo — come nel caso dell’orologio di “A clock whose seconds are synchronized with your heartbeat” (2020), o della performance “Evidence of time travel” (2014), per la quale l’artista ha vissuto in Europa regolando la propria vita sul fuso orario della California — o a disinnescare la nozione di confine, aprendo varchi verso nuove dimensioni — come in “For Kiyoko” (2017), in cui Horvitz fotografa le stelle che immaginava sua nonna guardasse 75 anni prima dal campo di internamento giapponese in Colorado in cui era stata rinchiusa, oppure nell’installazione “The Distance of a Day” (2013), in cui l'artista espone due video realizzati contemporaneamente da lui e da sua madre in California e alle Maldive, uno al sorgere e uno al tramontare del sole nella stessa giornata.

 

Mescolando un approccio site-specific con un’attitudine performativa, e alternando lavori storici con nuove produzioni e oggetti trovati, Abbandonare il locale offre inoltre una reinterpretazione dell’etica e dell’estetica dei luoghi di lavoro costruendo immaginari alternativi e lasciando intravedere possibili vie di fuga. Ne sono un esempio le bottigliette di plastica di “Imagined Clouds (Milan)” 2024, che nel contesto in cui si trovano possono sembrare rifiuti abbandonati dopo una giornata di lavoro, ma che in realtà offrono una riflessione sull'acqua come metafora dell’evasione, poiché passa dappertutto, non ha limiti e confini. Oppure il progetto “Mood disorder” (2012), un autoscatto realizzato da Horvitz mentre simula uno stato di depressione e che l’artista ha caricato sulla pagina di Wikipedia dedicata ai disturbi dell'umore (e che, in quanto libera da copyright, è stata per anni riutilizzata da siti di informazione, blog e riviste, circolando al di fuori del suo controllo).

12.04.2024 - 30.06.2024

 

BiM - Dove Bicocca incontra Milano

Viale dell’Innovazione, 3 Milano










Tuesday, April 9, 2024

ALEX DA CORTE. World Leader Pretend

World Leader Pretend Ã¨ una mostra di dipinti, sculture e installazioni inedite dell'artista venezuelano-americano Alex Da Corte. È la prima mostra di Da Corte a Milano dopo Devil Town da Gió Marconi nel 2015, e la sua prima mostra in Italia dopo la Biennale di Venezia del 2019. L'artista è stato protagonista di recenti mostre antologiche presso il Louisiana Museum of Modern Art, Humlebæk, Danimarca, e il 21st Century Museum of Contemporary Art, Kanazawa Giappone. Da Corte è stato Philip Guston Rome Prize Fellow 2023all'American Academy di Roma.

10 aprile – luglio 2024
                                                           GióMARCONI  

                                                      Via Tadino, 15 - Milano








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