Thursday, April 24, 2025

Mondo Mizuki, Mondo Yokai

La prima antologica in Italia di Shigeru Mizukiuno dei più grandi maestri del manga giapponese, 100 tavole originali, molte esposte per la prima volta fuori dal Giapponecon riproduzioni, riviste, libri, documenti video e testi critici ricreano l’universo del Maestro giapponese.

100 opere originali, molte delle quali esposte fuori dal Giappone per la prima volta, riproduzioni, riviste, libri, documenti video e testi critici per ricostruire l’universo di Shigeru Mizuki uno dei più grandi maestri giapponesi di manga. È Mondo Mizuki, Mondo Yokaila mostra a cura di Canicola e Vincenzo Filosa e MIZUKI PRO, Tokyo che dal 26 aprile al 30 agosto 2025 porta negli spazi di Casa Cavazzini a Udine l’universo creativo di un Maestro senza eguali, specialista di storie di yokai – le mostruose apparizioni della mitologia giapponese – e studioso del relativo folklore, dallo stile unico e personalissimo.

 

Organizzata in occasione della ventisettesima edizione del Far East Film FestivalMondo Mizuki, Mondo Yokai Ã¨ la prima mostra in Italia, e la seconda in Europa dopo la personale di Angoulême del 2022, a celebrare uno dei più grandi autori dell’arte sequenziale giapponese: un’operazione che permette agli amanti del mondo dei manga, e non solo, di perdersi tra capolavori indimenticabili.

 

In occasione della mostra, Canicola pubblica Il mondo delle fessure rotonde: la prima antologia in Occidente a presentare racconti a fumetti inediti insieme a scritti autobiografici e riflessioni sul linguaggio del manga di Mizuki, usciti tra il 1966 e il 1980 sulla celebre rivista “Garo”, punto di riferimento per il mondo del manga alternativo e palestra per moltissimi autori sperimentali. Il libro è uno strumento per conoscere creature e leggende di epoche antiche, che Mizuki ha traslato nei meandri delle grandi metropoli del Giappone moderno. Verruche parlanti, cloni ninja, alchimisti cialtroni e mantelle volanti popolano queste storie ancora inedite fuori dal Giappone che presentano al pubblico italiano uno sguardo sul pensiero e l'arte di questo straordinario autore.

100 opere originali, molte delle quali esposte fuori dal Giappone per la prima volta, riproduzioni, riviste, libri, documenti video e testi critici per ricostruire l’universo di Shigeru Mizuki uno dei più grandi maestri giapponesi di manga. È Mondo Mizuki, Mondo Yokai, la mostra a cura di Canicola e Vincenzo Filosa e MIZUKI PRO, Tokyo che dal 26 aprile al 30 agosto 2025 porta negli spazi di Casa Cavazzini a Udine l’universo creativo di un Maestro senza eguali, specialista di storie di yokai – le mostruose apparizioni della mitologia giapponese – e studioso del relativo folklore, dallo stile unico e personalissimo.

Organizzata in occasione della ventisettesima edizione del Far East Film Festival, Mondo Mizuki, Mondo Yokai è la prima mostra in Italia, e la seconda in Europa dopo la personale di Angoulême del 2022, a celebrare uno dei più grandi autori dell’arte sequenziale giapponese: un’operazione che permette agli amanti del mondo dei manga, e non solo, di perdersi tra capolavori indimenticabili.

«Congratulazioni per il Far East Film Festival 27. In occasione di questo storico festival cinematografico, siamo onorati di presentare una mostra sull'artista giapponese di manga Shigeru Mizuki. Shigeru Mizuki è scomparso nel 2015, ma amava l'Italia e l'ha visitata molte volte. Siamo molto felici che la mostra si tenga in cui, un Paese a lui caro, e pensiamo che ne sia felice anche lui, nella sua nuova casa», con queste parole la MIZUKI PRO, Tokyo saluta questa storica operazione.

Shigeru Mizuki (Osaka, 1922 – Tokyo, 2015) ha saputo recuperare il patrimonio culturale e storico nipponico, rinnovarlo e poi condividerlo con un pubblico sconfinato di lettrici e lettori, ricreando sulla pagina un vasto universo in cui esseri umani e creature immaginarieconvivono armoniosamente e condividono esperienze e avventure di ogni genere.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale diventa un autore di kamishibai, il teatro di immagini. Negli anni '50 inizia a pubblicare come autore di manga. Nei suoi lavori riversa una sorprendente umanità dando vita a un mondo nuovoche mescola istanze culturali tradizionali ed esigenze dei lettori, in una dimensione piena di grazia in cui tutti i popoli del mondo convivono in armonia, pace e consapevolezza.

Mondo Mizuki, Mondo Yokairipercorre momenti autobiografici in cui il buio della guerra lascia spazio a umorismo e spiritualità, accanto allo sviluppo dei suoi celebri personaggi, da Kitaro a Terebi Kun, da Akuma kun aSanpei il Kappa, mostrando come questi affondino le proprie radici nella tradizione folkloristica del Sol Levante, nutrendosi però degli stimoli bizzarri e imprevedibili del contemporaneo.

Attingendo alla cultura giapponese con spirito antropologico e introducendo il genere yokai manga sulle pagine delle migliori riviste giapponesi, Mizuki ha plasmato il volto del manga contemporaneo. Gli yokai, creature della tradizione, ritrovano una collocazione moderna grazie al grande lavoro di studio, recupero e rinnovamento grafico da lui attuato.

In occasione della mostra, Canicola pubblica Il mondo delle fessure rotonde: la prima antologia in Occidente a presentare racconti a fumetti inediti insieme a scritti autobiografici e riflessioni sul linguaggio del manga di Mizuki, usciti tra il 1966 e il 1980 sulla celebre rivista “Garo”, punto di riferimento per il mondo del manga alternativo e palestra per moltissimi autori sperimentali. Il libro è uno strumento per conoscere creature e leggende di epoche antiche, che Mizuki ha traslato nei meandri delle grandi metropoli del Giappone moderno. Verruche parlanti, cloni ninja, alchimisti cialtroni e mantelle volanti popolano queste storie ancora inedite fuori dal Giappone che presentano al pubblico italiano uno sguardo sul pensiero e l'arte di questo straordinario autore.

L’ideazione e la realizzazione di Mondo Mizuki, Mondo Yokai portano la firma del C.E.C. – Centro Espressioni Cinematografiche/Far East Film Festival (Udine) in accordo con Mizuki Pro (Giappone) e con Canicola (Bologna).

In tema con la mostra, la retrospettiva del Far East Film Festival 27 sarà dedicata alle creature leggendarie che popolano i film orientali e avrà per titolo: “Yokai e altri mostri: dal folklore al cinema”.

La mostra, ricordiamo, gode del contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e si inserisce nel programma di “Go!2025&Friends”, il cartellone di eventi collegato al programma ufficiale di “GO!2025 Nova Gorica - Gorizia Capitale europea della Cultura”, e di Casa Cavazzini, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (Udine) con il contributo, del Comune di Udine – Assessorato alla Cultura e di EU-Japan Fest Japan Committee, e con il supporto di Credifriuli, Credito Cooperativo Friuli e Camera di Commercio di Pordenone-Udine e Amga Energia & Servizi – Brand Commerciale del Gruppo Hera.

 26 aprile - 30 agosto 2025

 

 

 

Casa Cavazzini

Via Cavour 14, Udine

fareastfilm.com

 



Wednesday, April 23, 2025

Dissolvenze. Di volto in volto: IVAN LORENZO FREZZINI

 La Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia (Corso Garibaldi, 43) presenta, dal 24 aprile al 8 giugno 2025, la mostra personale di Ivan Lorenzo Frezzini (Milano, 1979), artista che, attraverso l'uso di colori liquidi e l'analisi del proprio vissuto, delinea una fase di metamorfosi esistenziale.


Curata da Federico Bonioni con un testo di Francesca Manzini, l'esposizione Dissolvenze. Di volto in volto sarà inaugurata giovedì 24 aprile alle ore 17.00. La mostra è inserita nel Circuito OFF di Fotografia Europea, manifestazione che nel 2025 compie vent'anni proponendo una riflessione su quel periodo della vita - Avere vent'anni - che più di tutti sembra spalancare le porte a infinite possibilità.

Il tema della trasformazione è centrale nel lavoro di Ivan Lorenzo Frezzini, che crea composizioni in cui il controllo danza con il caso e il colore si espande liberamente. Le sue opere raccontano l'evoluzione dell'essere attraverso la casualità e la fluidità delle forme, partendo da soggetti figurativi declinati in nuove immagini, cariche di vibrazioni positive.

Il percorso espositivo comprende una quindicina di opere ad acrilico liquido su tela, alcune delle quali inedite, tutte datate 2024-25.

Si legge nel testo di Francesca Manzini: «La ricerca di Ivan Lorenzo Frezzini ci restituisce nuove possibilità, nuovi orizzonti e campi esperienziali, che inducono lo spettatore a creare con la propria fantasia nuovi mondi possibili, riferiti a quei volti celebri che possono diventare, nella loro assenza di confini precisi, nuovi volti, nuovi personaggi e nuove vite a discrezione dell'osservatore».

«Abbiamo conosciuto Ivan Lorenzo Frezzini nel 2021», spiega il gallerista Federico Bonioni. «Le nostre prime collaborazioni si sono concretizzate nella sua partecipazione ad alcune collettive e fiere d'arte. In particolare, seguiamo con attenzione il suo percorso da quando si è focalizzato sul tema del volto, restituito con grande freschezza e attenzione all'uso del colore. Un linguaggio che può interessare un pubblico giovane e nuove forme di collezionismo, esito di un'attività di scouting che desideriamo alternare alla consolidata proposta di maestri storicizzati, per spaziare dal moderno al contemporaneo».
Dissolvenze di sguardo, 2025 acrilico liquido su tela

Diffusione di Frida Gafas - Miniatura,2025 acrilico liquido su tela

Diffusione di_Eva ,2024 acrilico liquido su tela

Dissolvenza,2024 acrilico liquido su tela

Genesis,2025 acrilico liquido su tela


Ivan Lorenzo Frezzini. Dissolvenze. Di volto in volto
A cura di Federico Bonioni
con un testo di Francesca Manzini
Galleria Bonioni Arte, Reggio Emilia
24 aprile - 8 giugno 2025
Inaugurazione: giovedì 24 aprile, ore 17.00

Wednesday, April 16, 2025

AUDACI Dalle avanguardie storiche agli artisti mascherati, l'arte del libero pensiero

 Padova apre una nuova galleria d'arte con una mostra dedicata ai protagonisti dell'arte italiana e internazionale del XX e del XXI secolo, da Cindy Sherman a Jan Vercruysse e Takashi Murakami, da Yayoi Kusama a Marina Abramović e Francesco Clemente.


Curata da Cesare Biasini Selvaggi, l'esposizione AUDACI. Dalle avanguardie storiche agli artisti mascherati, l'arte del libero pensiero Ã¨ visitabile dal 17 aprile al 30 agosto 2025 negli spazi storici di Palazzo Colonne, sede di 21Gallery.

Con l'apertura di Padova, cresce il progetto di 21Gallery, nato nel 2021 a Treviso dalla scelta di Alessandro Benetton di investire sulle idee del giovane imprenditore Davide Vanin con l'obiettivo di diffondere la cultura con particolare riferimento alle arti visive, ottenere un impatto positivo sul territorio, stimolare il rapporto arte e impresa, promuovere la trasparenza nel sistema dell'arte per coinvolgere nuovi potenziali collezionisti e sostenere concretamente gli artisti rappresentati. 
"La mostra intende ricostruire, dagli inizi del novecento fino a toccare il nostro tempo, un percorso nell'arte del libero pensiero, nella ricerca audace, nella guerriglia eversiva, non scevra di aloni di follia e visionarietà, in espressioni disallineate, scomode, quindi spesso isolate, emarginate, impopolari, derise, ostacolate, ostracizzate, o addirittura censurate, di artisti che hanno operato e operano al di là del mainstream, che hanno indicato e indicano un'altra via possibile al nostro stare al mondo, che praticano una ricerca attivista, o meglio artivista, di frequente silenziosa, ma quantomai indispensabile strumento di resistenza con uno specifico potenziale di agire nel mondo. Parte tutto dal loro moto ribelle, della mente e dell'anima, che si fonde con la loro coscienza sociale e politica. D'altronde l'arte, per sua natura, è politica in quanto spazio relazionale", scrive Cesare Biasini Selvaggi.

Il percorso espositivo, comprensivo di circa trenta opere tra dipinti, sculture, installazioni e fotografie, parte dalle avanguardie storiche, con una selezione di dipinti dal futurismo di Giacomo Balla (Forze di paesaggio + polvere, 1918), passando per il mondo immaginario di Yayoi Kusama (Polka Dots, 1990) e la pittura di Carla Accardi (Orli neri, 2000) tra le figure più rappresentative dell'astrattismo nel secondo dopoguerra. Dall'universo essenziale della modernità di Alex Katz (Turban, 1971) fino alla ricerca di protagonisti della creatività contemporanea, come l'artista concettuale Jan Vercruysse (Les Paroles XXII, 1998), Cindy Sherman con i suoi personaggi immaginari (Untitled #166, 1987) e Catherine Opie (Miggi & Ilene, Los Angeles, California, 1995), una delle figure più importanti della fotografia contemporanea. La mostra si conclude con alcuni autori emergenti provenienti dal contesto dell'arte urbana, da Gonzalo Borondo (Cristo gif, 2021) a Laika (Self Portrait against war, 2024), artista mascherata, la cui identità rimane ignota.

Siamo ancora capaci di essere audaci? A questa domanda alcuni artisti contemporanei, come nel caso di Laika, Manu Invisible o di Andrea Villa (anch'esso nome d'arte), oggetto di un'approfondita ricerca condotta da Cesare Biasini Selvaggi, rispondono indossando una maschera. Nemici del politicamente corretto, senza paura di provocare il pubblico, per la loro pratica artistica antagonista al sistema dominante continuano a ricevere intimidazioni e ingiurie. La maschera conferisce loro la spinta necessaria a continuare una ricerca libera, a esprimermi senza paura delle conseguenze, e a vivere un'esistenza normale quando non la indossano.

AUDACI
Dalle avanguardie storiche agli artisti mascherati, l'arte del libero pensiero
a cura di Cesare Biasini Selvaggi
21Gallery, Padova
17 aprile - 30 agosto 2025










Monday, April 14, 2025

"La voce del diavolo. L’arte contemporanea e la moda"

 Domani, martedì 15 aprile 2025, alle ore 19.00, si terrà negli spazi di Nonostante Marras a Milano la presentazione del libro La voce del diavolo. L’arte contemporanea e la moda (Einaudi, 2025), di Fabriano Fabbri.

L’autore dialogherà con Francesca Alfano Miglietti, teorico e critico d’arte, e Grazia D'annunzio, giornalista e scrittrice.

Scheda libroModa e arte vivono di intrecci senza fine, di trame a doppio filo, di storie nelle storie che incantano, che sorprendono, che illudono e divertono. Nelle sue frenetiche rapsodie creative, ogni stile di abbigliamento ha stretto da sempre un accordo di alleanza con i movimenti artistici piú noti al grande pubblico, dal Neoclassicismo alla Pop art. Nel lungo arco della contemporaneità, l’arte del vestire ha sedotto il corpo per liberarlo da disagi e inibizioni, lo ha accarezzato per divorarne le energie, lo ha spinto oltre i suoi limiti per urlare al mondo «la voce del diavolo», come scriveva William Blake: lo ha protetto con cura per reciderlo dai lacci della morale e del perbenismo. Fabriano Fabbri rilegge la storia dell’arte dalla fine del Settecento agli anni Duemila usando come metronomo le evoluzioni del guardaroba di ieri e di oggi, fra i tumulti della tecnologia e le tempeste della rivoluzione sessuale.

Fabriano Fabbri insegna Stili e arti del contemporaneo, Forme della moda contemporanea e Contemporary fashion all’Università di Bologna. È autore di numerose monografie su arte e moda, tra cui Sesso arte rock’n’roll, Atlante, Bologna 2006; Lo zen e il manga, Bruno Mondadori, Milano 2009; Boris Bidjan Saberi. 11, Atlante, Bologna 2013; L’orizzonte degli eventi, Atlante, Bologna 2013; Angelo Marani, Atlante, Bologna 2015. Per Einaudi ha pubblicato La moda contemporanea. Arte e stile da Worth agli anni Cinquanta (2019) e La moda contemporanea. Arte e stile dagli anni Sessanta alle ultime tendenze (2021).



Friday, April 11, 2025

BENETTON PRESENTA “SUMMER TOGETHER”

In occasione della Milano Design Week, United Colors of Benetton festeggia l’estate e il divertimento con una mostra della designer finlandese Paula Pääkkönen presso lo store di Corso Vittorio Emanuele, celebrando il gusto speciale per la vita con “Summer Together”. 


“Summer Together” sarà in mostra per un mese, a partire da sabato 12 aprile, presso lo store United Colors of Benetton di Corso Vittorio Emanuele II 9, a Milano. Un omaggio giocoso all’estate, il progetto rinnova l’impegno del brand nel sostenere i giovani talenti internazionali e nel promuovere la ricerca nei campi delle arti e del design. 
Si tratta di una serie di sculture di gelati, in cui le sagome e i colori del dessert simbolo dell’estate incontrano la natura lucida e fragile del vetro. Una sinestesia irresistibile, parte di un filone di ricerca che Pääkkönen persegue nel suo studio insieme a un team di soffiatori di vetro.

“Il gelato il più delle volte si gusta in compagnia, e i ricordi più cari delle mie estati riguardano proprio quei momenti di divertimento, gioia e piacere passati insieme a qualcuno a cui voglio bene”, spiega Pääkkönen.

“Summer Together” sarà in mostra per un mese, a partire da sabato 12 aprile, presso lo store United Colors of Benetton di Corso Vittorio Emanuele II 9, a Milano. Un omaggio giocoso all’estate, il progetto rinnova l’impegno del brand nel sostenere i giovani talenti internazionali e nel promuovere la ricerca nei campi delle arti e del design. 

“Io e Benetton siamo legati dall’amore per il colore”, continua Pääkkönen. A partire da maggio, i suoi gelati colorati saranno riprodotti nelle vetrine degli store United Colors of Benetton, in Italia e all’estero. 

Il progetto comprende anche una capsule collection in cui le sculture colorate di “Summer Together” ispirano i capi e gli accessori del brand. Una proposta estiva e coloratissima, composta da t-shirt unisex in jersey di cotone, per adulti e bambini, tote bag, e foulard da indossare o annodare sulle borse. La collezione sarà distribuita presso cento negozi selezionati di United Colors of Benetton a partire da fine aprile e in anteprima online su www.benetton.com dal 12 aprile.





Wednesday, April 9, 2025

Georges Simenon Otto viaggi di un romanziere

 Bologna, 10 aprile 2025. Sulle tracce di Georges Simenon: una mostra alla ricerca delle radici del genio, attraverso i suoi stessi viaggi, le sue carte, i film tratti dalle sue opere, le fotografie che ha realizzato durante i suoi reportage in Francia, in Europa, in Africa, in tutto il mondo. Assisteremo alla nascita di Georges Sim (così si firmava spesso il giovane agli esordi) e conosceremo Georges Simenon, il creatore di Maigret, l’autore dei “romanzi duri”, il romanziere che si comportava da editore, il liégeois diventato cittadino del mondo, lo scrittore che cercando se stesso seppe raccontare le paure, le ossessioni, le atmosfere del Secolo breve.

 

Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere Ã¨ infatti il titolo della mostra, a cura di Gian Luca Farinelli e John Simenon, con le scenografie di Giancarlo Basili, che la Cineteca di Bologna allestisce dal 10 aprile 2025 all’8 febbraio 2026 negli spazi della Galleria Modernissimo, nel cuore della città, in Piazza Maggiore: una mostra che giunge dopo un lavoro decennale svolto sull’archivio custodito dal figlio dello scrittore, John Simenon, e che ha il sostegno istituzionale del Comune di Bologna, della Regione Emilia-Romagna, del Ministero della Cultura e vede la stretta collaborazione con Adelphi Edizioni. Il progetto è sostenuto da Strategia Fotografia 2024, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Il main sponsor della mostra è Gruppo Hera, a cui si uniscono gli sponsor Alleanza Coop 3.0UniCredit e le collaborazioni con Fondazione Bologna WelcomeTrenitalia TperTperBiblioteche BolognaPatto per la lettura di BolognaRai Teche, Emons Audiolibri.

 

Gli otto viaggi nelle parole dei curatori

“La mostra è un invito a seguire otto viaggi, otto tappe essenziali alla conquista di un’identità unica,

sia personale, che espressiva. I visitatori sono così invitati ad accompagnare Simenon nei suoi viaggi, materiali e creativi”, raccontano i curatori Gian Luca Farinelli e John Simenon. “Si parte da Liegi, all’inizio dell’Ottocento, che diviene la prima metropoli industriale del continente, laboratorio della modernità. Due anni dopo la nascita di Simenon, nel 1905, Liegi ospita l’Esposizione universale e si autocelebra come una delle capitali del mondo nuovo. Seguiamo quindi il giovane Georges nei suoi primi quattro viaggi simbolici: appunto Liegi, E poi Parigi, dove, assieme alla prima moglie Tigy, vive l’apogeo di una città che, in quel momento, è il centro artistico e creativo del mondo e dove diventa uno dei protagonisti principali, ma talvolta anche contestato, di un fiorentissimo mondo editoriale. Per la coppia, curiosa e affamata di tutto, la capitale francese diventa presto troppo piccola; si apre così la lunga e intensa stagione delle esplorazioni: otto anni nei quali i Simenon, in barca, in treno, in auto, in nave, attraversano la Francia, l’Europa, il Mediterraneo, l’Africa e il mondo. Quarto viaggio: Maigret. Nel 1931 Simenon si riappropria del suo cognome firmando come Georges Simenon Pietr il Lettone, il suo primo Maigret”.“Dopo la guerra – proseguono i curatori –, che Simenon vive in disparte, straniero in un paese occupato, proteggendosi con la moglie e il primo figlio, parte per gli Stati Uniti dove si stabilisce e dove incontra, e poi sposa, la sua seconda moglie, Denyse Ouimet, che gli darà tre figli e l’assisterà

nella gestione della sua opera. Questo periodo rappresenta una svolta decisiva, durante la quale tutto cambia nella vita, nei rituali di lavoro e nell’opera di Simenon. Ãˆ negli Stati Uniti che Simenon inizia la seconda parte della sua esistenza, simboleggiata dai nostri quattro ultimi viaggi, il primo dei quali lo porta ad acquisire lo status di romanziere internazionaleNel 1955 i Simenon tornano in Europa e, tre anni dopo, si stabiliscono definitivamente in Svizzera. Da quel momento in poi non è più Simenon, ma la sua opera, a viaggiare in tutto il mondo, raggiungendo una fama e una diffusione straordinarie. Il nostro viaggio prosegue in Italia, dove dobbiamo farci accompagnare da Mondadori, che inizia a pubblicare Simenon nel 1932, diventando così il suo primo editore non francofono. Nel 1960, da presidente della giuria del Festival di Cannes, grazie all’amicizia con un altro giurato, Henry Miller, riesce a far assegnare la Palma d’oro alla Dolce vita. Questo episodio segna anche l’inizio di una bella amicizia con Federico Fellini, di cui restano messaggi, telegrammi, fotografie, lettere d’amore che testimoniano un’enorme stima e una profonda conoscenza reciproca. Fellini gli consiglia un nuovo editore italiano, Adelphi dell’amico Roberto Calasso. Il primo volume Adelphi è un inedito in l’Italia, Lettera a mia madre. Esce esattamente quarant’anni fa, nell’aprile 1985. Il penultimo viaggio Ã¨ forse il più sorprendente, perché pochi scrittori hanno raccontato con tanta precisione e trasparenza il proprio metodo di scrittura. E arriviamo al nostro ultimo viaggio, quello nel cinema e nella televisione, negli adattamenti passati e futuri, perché anche questo è un viaggio pienamente in corso”.

 

I materiali: rarità e inediti da più di dieci archivi per un racconto visivo

Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere si compone di materiali rari e spesso inediti, riuniti assieme per la prima volta, provenienti da oltre dieci archivi pubblici e privati: manoscritti e

dattiloscritti originali dei romanzi più celebri, oggetti del “rito” della scrittura simenoniana (i calendari, le leggendarie “buste gialle” contenenti lo scheletro dei romanzi, le pipe, le matite...), gli album fotografici della prima moglie Tigy, le note personali di Simenon.

Il racconto visivo di Simenon e del suo lavoro sarà affidato a centinaia di fotografie, con una selezione inedita delle migliaia di foto scattate in viaggio dallo stesso Simenon negli anni Trenta.

E poi gli album fotografici personali, la corrispondenza con i più grandi letterati, registi, fotografi,editori del Novecento: Gallimard, Mondadori, Gide, Miller, Renoir, Fellini, Truffaut, Tavernier...

Una mostra a cura di

Gian Luca Farinelli John Simenon

 

10 aprile 2025 – 8 febbraio 2026



Sunday, April 6, 2025

BASE-WE WILL DESIGN 2025 – MAKING KIN

 

BASE Milano presenta

 

WE WILL DESIGN 2025 – MAKING KIN

 

La quinta edizione del laboratorio che durante la Design Week accoglie e promuove designer da tutto il mondo, quest’anno si interroga sulla costruzione di alleanze e parentele che esplorando nuovi modi di coesistere e collaborare

 

9 università italiane e internazionali, 38 designer, artisti e creativi internazionali,  5 progetti di residenza per designer e collettivi si aprono al pubblico e The Camp - il campeggio urbano gratuito realizzato in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design

 

IL PUBLIC PROGRAM

E IL PROGRAMMA MUSICALE

 

Incontri, pratiche, talk e workshop per interrogarsi sulle sfide del design

attraverso il dialogo, la condivisione e la pratica creativa

saranno accompagnati da dj set, performance e serate di clubbing

che uniscono sperimentazione sonora e club culture

 

dal 7 al 13 aprile 2025













BASE Milano

via Bergognone 34, Milano 

www.base.milano.it  

PUBLIC PROGRAM

 

martedì 8 aprile, ore 18:00 | TIME IS PRESENT. Designing the Common - BASE Milano

martedì 8 aprile, ore 19:00 | LITTLE FUN PALACE @The Glitch Camp

mercoledì 9 aprile, ore 16:30 - 18:30 | Designing Togetherness - Ground Hall BASE Milano 

giovedì 10 aprile, ore 20:00 - 21:30 | Multispecies Dinner - casaBASE

giovedì 10 aprile, ore 16:30 - 20:30 | Material Kinship - Ground Hall BASE Milano

venerdì 11 aprile, ore 16:00 | Solo sognar ci terrà svegli - BASE Milano

sabato 12 aprile, ore 16:00 | Kabila: Abitare il Futuro, Ripensare Comunità, Spazi e Rituali di Condivisione - BASE Milano

sabato 12 aprile, ore 16:00 | Collage Bang - BASE Milano

 

 

MUSIC PROGRAM

 

martedì 8 aprile | QUUTE CLUB con David Blank, Erica Gal, GESS (US) e Dirty Kawaii

mercoledì 9 aprile | Protopapa, ilromantico, BornaJeans e Kaattchu

giovedì 10 aprile | R.ocks 

venerdì 11 aprile | Insert Coin e Lorenzo Burlon

venerdì 11 aprile | Actress con Brillante 

sabato 12 aprile | Complex Way

sabato 12 aprile | Tama Sumo e Lakuti


Thursday, April 3, 2025

Les Monstres Amis. Emilio Scanavino e la X Triennale

 FONDAZIONE EMILIO SCANAVINO

 

Les Monstres Amis. Emilio Scanavino e la X Triennale

a cura di Michel Gauthier e Marco Scotini

 

4 aprile – 22 giugno 2025

 

Prima mostra organizzata dalla nuova Fondazione, racconta la Triennale del 1954,

momento fondamentale della storia dell’arte e del design

che vide la partecipazione dell’artista e di altri rappresentanti di rilievo delle arti visive

 

Dal 4 aprile al 22 giugno 2025, la Fondazione Emilio Scanavino presenta la sua prima iniziativa: la mostra Les Monstres Amis. Emilio Scanavino e la X Triennalea cura di Michel Gauthier e Marco Scotini, che rivisita un momento fondamentale della storia dell’arte e del design. L’esposizione si concentra sulla partecipazione di Scanavino e di altri artisti di rilievo dell’epoca alla X Triennale di Milano del 1954, dedicando particolare attenzione alla sezione della ceramica, importante occasione di dialogo tra arte e design industriale.

 

Les Monstres Amis ricrea l’ambiente della sala delle ceramiche della Triennale, che nel 1954 ospitava opere realizzate ad Albisola nell'estate precedente da artisti come Enrico Baj, Sergio Dangelo, Corneille, Asger Jorn, Roberto Matta, Lucio Fontana e lo stesso Emilio Scanavino, all’interno di una scenografia curata da Joe Colombo.

La sezione, inserita in un contesto dedicato a design industriale e funzionalismo, si proponeva di sfidare il predominio di quest’ultimo con un progetto che anticipava il Movimento Internazionale per un Bauhaus Immaginista, un’idea che sarebbe poi evoluta nell'Internazionale Situazionista.









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