Monday, August 29, 2022

Lee Alexander McQueen: Mind, Mythos, Muse LACMA L.A.

Lee Alexander McQueen (London, 1969–2010) was both a conceptual and technical virtuoso. His critically acclaimed collections synthesized the designer’s proficiency in tailoring and dressmaking with both encyclopedic and autobiographical references that spanned time, geography, media, and technology. The first McQueen exhibition on the West Coast, Lee Alexander McQueen: Mind, Mythos, Muse contextualizes the designer’s imaginative work within a canon of artmakers who drew upon analogous themes and visual references. Exploring imagination, artistic process, and innovation in fashion and art, the exhibition examines the interdisciplinary impulse that defined the designer’s career. Displaying select McQueen garments from the Collection of Regina J. Drucker alongside artworks largely from LACMA’s permanent collection, Mind, Mythos, Muse presents a case study of the designer’s methods and influences, and in doing so, provides the opportunity to better understand artistic legacy and cycles of inspiration.
Essential to every Alexander McQueen designis the artist's foundation in garment construction. among his formative experiences were learning tailoring while apprenticing on Savile Row, deconstruction whilw working for experimental designers Koji Tatsuno and Romeo Gigli.: performance and storytelling while a master's student at Central Saint Martins and dressmaking while head designer at the haute couture house, Givenchy.
These attributes culminated in fashion strongly informed by his hands on approach. A suit and dress highlight his skill in molding pieced fabric around the body with technical and visual finesse, while a tie halter top illustrates deconstruction of both form and function. 

















Tuesday, August 2, 2022

LA PITTURA DELL'IMMAGINIFICO

La Pittura dell’Immaginifico” degli artisti toscani Claudio Cargiolli, Marco Manzella e Alessandro Tofanelli in mostra, dal 4 al 31 agosto 2022, presso il Museo Le Stanze della Memoria di Barga (LU). Presentata da Giovanni Faccenda, l’esposizione è organizzata da Bernabò Home Gallery con il patrocinio del Ministero della Cultura, del Consiglio regionale della Toscana, della Provincia di Lucca e del Comune di Barga, grazie al contributo di Idrotherm 2000 S.p.a. 
L’inaugurazione si terrà giovedì 4 agosto alle ore 18.00, alla presenza di Caterina Campani, sindaco del Comune di Barga, di Laura Piangerelli di Bernabò Home Gallery, degli artisti e della curatrice. Il titolo della mostra – “La Pittura dell’Immaginifico” – fa riferimento alla preponderante assenza di tempo che caratterizza le opere esposte, fatte di materia concreta e di luce labile, di piccoli dettagli che celano un mondo. Luoghi astratti, luoghi onirici, luoghi effimeri, che risuonano tra le pietre di Barga, il borgo dell’arte, amato e apprezzato da artisti e poeti. «Barga – spiega Caterina Campani – ha una vocazione di città aperta all’arte. Barga è un luogo di fascino e tradizione dove troviamo case di pittori che ne hanno scritto la storia; artisti che hanno scelto la cittadina come musa ispiratrice. Borgo d’arte di influenza fiorentina e ricco di gallerie, mostre ed eventi a carattere nazionale ed internazionale, capace di attrarre turismo d’eccellenza da tutte le parti del mondo». 
Il percorso espositivo, allestito all’interno del Museo Le Stanze della Memoria, comprende oltre trenta dipinti, molti dei quali inediti, realizzati da Claudio Cargiolli (Ponzanello,1952), Marco Manzella (Livorno, 1962) e Alessandro Tofanelli (Viareggio, 1959). «In un ordine esclusivamente alfabetico – scrive Giovanni Faccenda – conosciamo Claudio Cargiolli quale virtuoso interprete di un surrealismo colto, nobilitato da endogene influenze che rimandano agli aristocratici antichi: dai Maestri primitivi a quelli del Rinascimento italiano. Marco Manzella, diversamente, appare piuttosto cantore ispirato di un realismo diresti talora nostalgico, continuamente impreziosito da riflessi memoriali, abbandoni che indovini personali, sia quando essi appartengono alla sfera delle illusioni o a quella, più amara, dei disincanti. Di Alessandro Tofanelli si può invece sottolineare come siano, invero, tutti autoritratti sentimentali i soggetti dei suoi dipinti: luoghi, scorci, vedute e visioni che appartengono alla sua vita di uomo e di artista quali appigli o – per meglio dire – riferimenti essenziali, cardini imprescindibili quando i dubbi si addensano nella mente senza il conforto di alcuna, remota, fuggevole certezza. Ecco, allora, la pittura intervenire salvifica, mostrando ai più sensibili orizzonti della mente dove ancora sia dato di incontrare qualche riverbero evanescente di utopie mai tramontate, gli ultimi bagliori di sogni ad occhi aperti, la scia luminosa di una ormai sperduta stella polare». 
“La Pittura dell’Immaginifico” è la prima mostra pubblica promossa da Bernabò Home Gallery a Barga, luogo scelto da Laura Piangerelli per l’apertura di un nuovo spazio espositivo in aggiunta alla sede storica di Trezzo sull’Adda (MI). «Barga città onirica, al di là dall’apparire fenomenico – annota la gallerista. Barga città di pietra, sospesa su una nuvola». 

Alessandro Tofanelli, Dal fruttivendolo, 2022,
olio su tavola, cm 60x60

Alessandro Tofanelli, L'ora legale, 2022,
olio su tavola, cm 40x40

Claudio Cargiolli, Luce dell'est, 2017,
olio su tela e tavola, cm 40x50

Claudio Cargiolli, Nihil aliud quam pulvis, 2021,
olio e oro su tavola, cm 30x25

Marco Manzella, Falso allarme, 2017,
tempera su tavola, cm 90x120

Marco Manzella, Vergine X, 2002, t
empera su tavola, cm 100x90



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