Tuesday, August 31, 2021

IRVING PENN - CARDY GALLERY

 Milano- Quattro anni fa  ho potuto assistere alla mostra/omaggio al maestro della fotografia Irving Penn per il centenario della sua nascita (1917-2009) che si è tenuta al Grand Palais di Parigi e che ho ampiamente riportato in un mio articolo (http://www.scostumista.com/2017/09/irving-penn-exhibition-grand-palais.html ). 

Per chi non avesse avuto la possibilità di ammirare da vicino le opere di Penn, dal 9 settembre al 22 dicembre la Cardi Gallery di Milano gli dedica una mostra curata in collaborazione con The Irving Penn Foundation, dove si può  incontrare la complessità dell’opera dell’artista americano.    La mostra si sviluppa su due piani della galleria, abbracciando non solo la fotografia di moda per cui Penn è conosciutissimo, ma sottolineando il legame speciale dell’artista con l’Italia, capitolo a cui è interamente dedicato il primo piano. L’esposizione, che comprende opere prodotte dall’artista tra gli anni Quaranta e gli anni Novanta, percorre momenti salienti della quasi totalità della carriera artistica di Penn. Considerato uno dei maggiori fotografi del Novecento, Irving Penn  è conosciuto per il suo radicale contributo alla modernizzazione del mezzo fotografico, grazie alla creazione di un canone concretizzatosi attraverso le sue opere sia commerciali che personali. Figlio di migranti ebrei russi, Penn emerse a New York in un’epoca turbolenta dal punto di vista sociopolitico. In seguito a studi di pittura, verso la fine degli anni Trenta iniziò a lavorare come artista per la rivista di moda Harper’s Bazaar, all’epoca guidata proprio dal suo ex insegnante, il leggendario Alexey Brodovitch, per poi passare ad American Vogue negli anni Quaranta. Incoraggiato da Alexander Liberman, direttore editoriale di Vogue, Penn focalizzò la propria attenzione professionale sulla fotografia, coltivando al contempo una pratica artistica personale. Nel corso dei successivi sessant’anni, scattò oltre 150 copertine per Vogue, producendo editoriali all’avanguardia, celebrati per la loro semplicità formale e l’uso della luce. Il contributo artistico di Penn formò per Vogue un’eredità senza precedenti; la direttrice Anna Wintour descrive come egli “cambiò radicalmente il modo in cui la gente vedeva il mondo, e la nostra percezione del bello”. Rompendo con le convenzioni, Penn utilizzava la fotografia come un artista, espandendo il potenziale creativo del mezzo in un’era in cui l’immagine fotografica era vista principalmente come mezzo di comunicazione. 

IRVING PENN riunisce lavori chiave che situano l’opera di Penn nel contesto di vari soggetti artistici, sociali e politici. In mostra sono presenti alcuni dei suoi contenuti più iconici, scattati sia in studio che in esterna. Sono scatti che spaziano dalle immagini accattivanti delle star a impressioni del mondo naturale, fino ai rifiuti abbandonati in strada, e a nature morte surreali, a testimonianza della sua costante ricerca di autenticità. L’esposizione introduce l’ispirazione dell’artista, derivata da rifiuti e oggetti quotidiani, e la sua capacità di portare alla luce la bellezza di ambienti caratterizzati da un’estetica calma e minimalista, producendo un linguaggio visivo distillato, caratterizzato da una eleganza disarmante.

Inving Penn, Black and White Vogue Cover (Jean Patchett), New York, 1950 © Condé Nast


Monday, August 30, 2021

DOLCE & GABBANA IN VENICE - GENESI COLLECTION

Last weekend, on the occasion of High Fashion Dolce & Gabbana presented in Venice, the Italian fashion duo will present the Genesi Collection, a selection of nine NFT pieces - non-fungible token identification code - produced in collaboration with UNXD, a reality which deals with developing new frontiers of luxury and digital culture. Five creations from the Genesi Collection - respectively two suits, a male suit and two tiaras - correspond to as many physical versions designed by Dolce & Gabbana, subsequently transposed into digital so that they can be used in the metaverse - "a virtual environment where one can be present with other people in digital spaces ".
With its first high-end collection of NFTs, Dolce&Gabbana transfers its love for Fatto a Mano, craftsmanship and exclusivity to the virtual world, breaking down the boundaries between these two realities. 
 Collezione Genesi, in collaboration with the luxury marketplace UNXD and inspired by the wonders of Venice and its artistic and cultural expressions, consists of 9 unique digital works. 




Bianca Balti  -  Jennifer Lopez

Leni Klum  -  Deva Cassel


Thursday, August 5, 2021

BALENCIAGA FLAMENCO INSPIRED DRESS

Cristobal Balenciaga was born on January 12, 1895 in Guetara (a Basque province of Guipúzcoa). In 1937, due to the disturbing events of the Spanish Civil War, Balenciaga left his country and moved to Paris, a city that he was already familiar with as he often visited France on his fabric buying trips. Balenciaga quickly became successful and it helped that the designer already had an established clientele, many of them also Spaniards living in Paris. Balenciaga always looked to Spain for inspiration. Among the most breath-taking garments by Christobal Balenciaga are the one’s inspired by Spain’s two favorite past-times, dancing and bullfighting. His heart never left Spain. For Summer 2022 Demna Gvasalia  take inspiration to Flamenco Inspired Evening Dress, from 1951 photographed by Henry Clark. There is always an inspiration to start from.

Christobal Balenciaga  1951  - Balenciaga by Demna Gvasalia S/S22


Monday, August 2, 2021

IVA LULASHI - LIBERE E DESIDERANTI

 “Libere e desideranti” è la mostra personale di Iva Lulashi (Tirana, 1988. Vive e lavora a Milano) che si terrà nel Comune di Vernazza dall'8 agosto al 30 settembre e che nasce nasce da un’idea di Giuseppe Iannaccone,  
Sono esposti per la prima volta in questa occasione i dipinti più recenti dell'artista, realizzati nel corso del 2021, tutti inediti e ispirati da un periodo di permanenza di Iva Lulashi a Corniglia. Nel cuore antico del borgo ligure, la pittura si confronta con uno spazio e un contesto inediti, nel dialogo prezioso con l'architettura settecentesca dell'Oratorio dei Disciplinati e con la sua semplice ma intatta dimensione spirituale, in un contatto ravvicinato con la vita che scorre intorno, fuori, nei vicoli e nelle piazze e nella natura, Patrimoni Unesco, delle Cinque Terre.  Giuseppe Iannaccone afferma: “Mi è venuta questa idea pensando ai grandi artisti che negli anni si sono innamorati delle Cinque Terre, fra tutti cito solo Renato Birolli, Alighieri Boetti e da ultimo Michelangelo Pistoletto che ha accolto questa iniziativa con grande entusiasmo”. In questa occasione un'opera di Iva Lulashi, scelta dagli abitanti di Corniglia tra quelle esposte sarà donata al paese di Corniglia dall'ideatore della mostra Giuseppe Iannaccone: "Quello che vorrei realizzare alle Cinque Terre è un punto di riferimento della giovane arte italiana da mostrare ai turisti che in estate arrivano qui da tutto il mondo." La pittura di Iva Lulashi indaga la complessità della dimensione collettiva e dell'esperienza individuale, mescolando i confini tra le sfere del politico, del sociale, del vissuto. A partire da frammenti di video rintracciati nel flusso continuo della rete, Lulashi sovrappone memorie passate e immaginari presenti e pone al centro della propria riflessione la centralità del corpo, dell'erotismo e del desiderio nella determinazione dell'esistenza. Dopo aver ripercorso le tracce di un passato politico, quello albanese, solo parzialmente vissuto, attingendo ai filmati della propaganda comunista per le opere che hanno trovato spazio per la prima volta nel 2018 nella collettiva di artisti albanesi organizzata in collaborazione con Adrian Paci nello studio di Giuseppe Iannaccone a Milano e nella prima mostra personale dell'artista alla Prometeo Gallery di Milano, la ricerca dell'artista si concentra ora sulla potenza e la seduzione delle immagini erotiche. Privilegiando un punto di vista dichiaratamente femminile e trasformando una strategia estetica in una battaglia etica e politica contro gli stereotipi culturali e visivi dominanti, il campo della pittura mira a sovvertire il controllo che il potere esercita sulle vite degli individui.

IVA LULASHI,  Chi sarà i primo,
2017 olio su tela

IVA LULASHI, E' invisibile e non si sente l'odore,
2016,olio su tela

IVA LULASHI, Elusive eyes
2017, olio su tela

IVA LULASHI,  Gli amanti
2016,  olio su tela


IVA LULASHI, I've been gone too long
2016, olio su pannello di legno

IVA LULASHI, L'altra metà
2018, olio su pannello telato

IVA LULASHI, Li ho persi tutti
2018,  olio su tela


IVA LULASHI, Senza titolo
2018,  olio su tela


IVA LULASHI,  Senza titolo
2018,  olio su tela

IVA LULASHI,  Senza titolo
2018,  olio su tela



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