Wednesday, June 30, 2021

JACQUEMUS - "LA MONTAGNE" COLLECTION

"For the collection, after such a particular year, I wanted to gather people inside and share a fashion moment together," the designer revealed on an Instagram story just minutes before the show started. "I wanted to focus on the clothes, the silhouettes, the colors, the fabrics, the details and the energy of the models." After the fields of lavender, wheat and the sea, Simon Porte takes us to the mountains with a "see now, buy now" coed collection, presented on the runway — but, in an unexpected twist, the clothes made their debut in a stark, indoor space. The name of the collection, "La Montagne," hinted at a dreamscape mountain as a potential backdrop, the French designer proposes a version of mountain-wear clothing. In the Fall Winter 2021 collection there is no shortage of references to mountain clothing. Hints of free climbing with ropes, carabiners and a reinterpretation of climbing shoes. Trekking inspirations with utility accessories for hiking: hats with ear flaps, baby carriers, hiking shoes. As for the clothes, Jacquemus is well-versed on the subject of sexy pieces and there's plenty of that on offer — cropped knit cardigans, slinky silk sets, a bright orange biker short bodysuit and a rainbow assortment of ribbed-knit bra tops shown on both men and women.  










 

Tuesday, June 29, 2021

MAX MARA RESORT 2022- LOCAL COLOR

 "Una notte a Napoli, con la luce in mare, ho incontrato un angelo che non poteva più volare"..inizia con il testo di Cristiano Magioglio e la musica di Pink Martini la sfilata di Max Mara Resort 2022- Local Color. Il film della collezione è diretto da Ginevra Elkann, regista e nipote di Marella Agnelli, uno dei “cigni” di Truman Capote. E infatti La Resort 2022 Local Colour Collection, ambientata nella suggestiva cornice di Ischia, prende ispirazione dal viaggio, ricordato dallo scrittore Truman Capote nella sua raccolta di racconti “Local Color”, da cui la raccolta prende il nome. Simboli della narrativa di Capote sono i suoi “cigni”, belle donne che hanno condotto una vita glamour alla ricerca della perfezione. Con questa collezione Max Mara cerca di attrarre una nuova generazione di cigni, le donne lavoratrici di oggi con vite diverse, ma ugualmente glamour. La collezione Resort 2022 reinterpreta le silhouette anni ‘50 con un tocco sportivo e uno stile contemporaneo. Max Mara presenta una serie di stampe grafiche nelle nuances che vanno dal rosso, al cipria, passando per il rosa, fino al color scarlatto di quei gerani simili a quelli che crescono rigogliosi a Ischia, dove Truman Capote visse i quattro splendidi mesi descritti in “Local Color". Così come i gerani, anche la collezione Max Mara Resort 2022 è perfetta in questa località o in qualsiasi altro luogo. 

 "One night in Naples, with the light in the sea, I met an angel who could no longer fly" .. the Max Mara Resort 2022- Local Color fashion show begins with the text by Cristiano Magioglio and the music by Pink Martini. The film in the collection is directed by Ginevra Elkann, director and niece of Marella Agnelli, one of Truman Capote's “swans”. In fact, the Resort 2022 Local Color Collection, set against the picturesque backdrop of Ischia, takes inspiration from the journey, recalled by the writer Truman Capote in his collection of stories “Local Color”, from which the collection takes its name. Symbols of Capote’s narrative are his “swans”, beautiful women who led a glamorous life in search of perfection. With this collection Max Mara is seeking to appeal to a new generation of swans, today’s working women with different, yet equally glamorous lives. The Resort 2022 Collection reinterprets the silhouettes of the fifties with a sporty touch and contemporary style. Max Mara presents a series of graphic prints in shades ranging from red to dusty pink, with pink in between through to scarlet similar to the colour of the geraniums that grow and flourish in Ischia, where Truman Capote lived for those amazing four months described in “Local Color”. Like those geraniums, the Max Mara Resort 2022 Collection is perfect in this location or anywhere else. 











Thursday, June 24, 2021

IN ZIR I MIEI VIAGGI VERSO GERUSALEMME - FOTO DI LIDIA BAGNARA

Milano - Da giovedì 24 giugno 2021, apre al pubblico negli spazi di Nonostante Marras a Milano la mostra In Zir - I miei viaggi verso Gerusalemme - Foto di Lidia Bagnara a cura di Francesca Alfano Miglietti. Fino al 19 settembre 2021 sarà esposta al pubblico una selezione di un centinaio di scatti che raccontano i viaggi di Lidia Bagnara tra il 1991 e il 2021. Un orizzonte luminoso e colorato di frammenti di luoghi, persone, distanze e prossimità, che unisce l'India la Cappadocia, il Libano, la Siria, la Giordania, Israele, l'Egitto, l'Italia. La fotografia di Bagnara non conosce filtri né inquadrature studiate o ritocchi. Le foto di Lidia Bagnara sono istintive e spontanee, uno sguardo imperniato su un attimo di luce, ma proprio questa immediatezza le rende evanescenti, oniriche, a metà tra fotografia e pittura. L’immagine ferma diventa una narrazione di stati d’animo, sensazioni, odori, percezioni tattili derivanti dalla polvere, dal deserto, dalla pietra, dalla sabbia, dal mare, dal cielo. Gli scatti si fondono con la sua storia personale: il titolo della mostra è già di per sé una suggestione che deriva dall’amore sconfinato della fotografa per il viaggio. Infatti In Zir in dialetto romagnolo significa girare, girovagare, senza meta. E in questi vent’anni ha continuato a muoversi e a riportare nelle immagini tutti i luoghi che ha sentito profondamente sino ad arrivare, appunto, a Gerusalemme. Come scrive Francesca Alfano Miglietti: “Le ‘riprese’ di Lidia sembrano avere origine dal suo mondo poetico, e sembrano volersi caratterizzare come una forma di lotta per la sopravvivenza, sembrano voler trasformare la stessa esistenza in una sorta di liquida placenta attraverso la quale poter osservare, parlare, sentire… un pensiero, insieme, selvaggio e raffinato che tiene quasi la storia a distanza. Un pensiero che occorre ‘pensare’ d'un colpo o non pensarlo per nulla”.










Tuesday, June 22, 2021

MARCO TIRELLI - CARDI GALLERY LONDRA

 Londra - Cardi Gallery  presenta la prima mostra personale in Inghilterra dell’artista italiano Marco Tirelli (Roma, 1956). Le oltre 150 opere ripercorrono un viaggio allegorico sui quattro piani della Cardi Gallery di Londra, questa eccezionale retrospettiva su impianto museale comprende disegni, dipinti, fotografie e piccole sculture, molte delle quali prodotte appositamente per la mostra. 

 Tirelli studia scenografia e tra gli anni '80 e '90 è membro della Nuova Scuola Romana. Il suo bagaglio culturale si compone anche della complessità visiva e della stratificazione storica delle sue città Roma e Spoleto. Luoghi che hanno profondamente segnato il suo vocabolario di ricordi personali e allegorici. Le sue opere sono popolate da un archivio visivo molto complesso, costruito con il passare del tempo fin dalla prima infanzia. Attraverso delle reti di associazioni e connotazioni esse riescono a attivare i regni mentali del ricordo culturale, della memoria collettiva e delle concezioni convenzionali di rappresentazione del valore.  “Per attivare echi negli spettatori, attraverso l’immersione in un’interazione di immagini, simboli, allegorie ed attraverso un gioco di rimandi e riflessioni”, come afferma lo stesso artista, egli incorpora strategie espositive mutuate dal tardo Rinascimento, come lo Studiolo – una stanza colma di oggetti interessanti, e intesa come luogo di contemplazione di un nobile – per costruire meravigliose installazioni immersive, abitate da griglie di disegni e sculture in bronzo, le quali funzionano come flussi di coscienza spaziali e visivi. Nelle sue composizioni si ritrovano forme geometriche, elementi del mondo naturale, strumenti, macchinari artificiali, forme architettoniche e oggetti del mondo quotidiano, caratterizzate da una forte tensione tra illusione e realtà; tra luce e oscurità. Queste ultime sono generate dallo spazio stesso, in quanto sono state scritte con la luce; esse sono originarie dall’ombra e pertanto diventano visibili.  Tirelli ha padroneggiato il segreto delle ombre e le sue opere incarnano perfettamente questo mistero impalpabile. Agli spettatori spesso viene in mente la descrizione di Tanizaki sulla bellezza di un’alcova giapponese: “[…] guardiamo nell’oscurità che si raccoglie dietro la trave trasversale, intorno al vaso dei fiori, sotto gli scaffali, anche se sappiamo perfettamente che è solo ombra, abbiamo come la sensazione che in questo piccolo angolo di atmosfera regni completamente il silenzio assoluto. […] il silenzio inquietante di questi luoghi oscuri. […] Dove risiede la chiave di questo mistero? È fondamentalmente la magia delle ombre. Se le ombre fossero bandite dagli angoli, l’alcova ritornerebbe in quell’istante a mero vuoto.” I soggetti di Tirelli non sono oggetti in sé, ma la loro rappresentazione. Prendendo in considerazione l’allegoria della caverna in Platone, esse mettono in discussione la capacità umana di sperimentare e conoscere il mondo reale. Contenute dallo spazio circostante – uno spazio intenso quale potenziale universale delle connessioni tra gli oggetti, come descritto da Marleau Ponty – con il loro senso complessivo e la loro percepita profondità, queste cose-oggetti sono esistenziali. Esse costringono lo spettatore a mettere in discussione la percezione della realtà e allo stesso tempo gli consente di smascherare e liberare il potenziale simbolico dell’oggetto raffigurato. Come sosteneva Nietzsche: “la realtà non esiste, esiste solo l’interpretazione”. 

25 June - 4 September 2021 

 Cardi Gallery, 22 Grafton Street, London W1S 4EX

Marco Tirelli, Untitled, 2021, mixed media on wood, 240  (dia) x 125 cm

Marco Tirelli, Untitled, 2021, mixed media on canvas, 94 x 97.5 cm 
photo: Ottavio Celestino

Marco Tirelli, Untitled, 45 x 30 cm, mixed media on paper 
photo: Martino Tirelli

Marco Tirelli, view of installation at  the Italian Pavillon at the Venice Biennale, 2013
photo: Giorgio Benni


Thursday, June 17, 2021

DIOR CRUISE: THE GREEK PEPLOS ALWAYS INSPIRES

The Greek peplos always inspires. Four years ago Karl Lagerfel for Chanel's Cruise collection had a reproduction of the Parthenon built at the Grand Palais to show off his peplum dresses. 
French fashion house Dior on Thursday returned to live audience shows with a firework-punctuated presentation of its 2022 Cruise collection in Athens at the Panathenaic stadium, site of the first modern Olympic Games. Pleated and draped, in immaculate chiffon, golden fringes or blue embroidery in reference to the Greek iconography, the models marched through the Panatenaico stadium, complete with fireworks. "A parade is like a concert, as the theatre (...) the guests are part of the show with us", said Maria Grazia Chiuri, artistic director of the women’s collections of Dior. 
Greek artisans whose work was featured in the collection included a tailor and embroiderer from Argos in the Peloponnese, a silk factory in the northeastern town of Soufli, and a maker of fisherman's caps from the port of Piraeus. 
 The ancient peplos, this traditional dress worn by ancient Greeks, definitely inspired the new Christian Dior collection.







 

Wednesday, June 16, 2021

LOUIS VUITTON CRUISE COLLECTION 2022 THE RUNWAY ON AX MAJEUR

For the presentation of the 2022 cruise collection, the Louis Vuitton's creative director Nicolas Ghesquière guides us inside one of the most impressive architectural works of the artist Dani Karavan: it is in the Ax Majeur of Cergy-Pontoise, a small town in the Parisian suburbs, that the two narratives – that of fashion and architecture – come together to give life to the primordial concept with which Karavan himself conceived the complex: utopia. Louis Vuitton steps into this singular geometry, from the “Ile Astronomique” to “Le Douze Colonnes” and “Le Jardin des Droits de l’Homme,” culminating in “La Passerelle,” opening as many imaginary portals to traverse the atmosphere and touch infinity. "An architecture of reconciliation, where water, light, wind, sand, concrete, stone, and steel create a felicitous relationship between nature, space, and time", explains the maison. The ones that do not go unnoticed in the entire architectural work inspired by the idea of ​​utopia are obviously “Le Passerelle”. An optimistic company akin to luminous “marching bands” of joyful color. A collection of proud, positive looks that advance straight ahead, serenely. The clothes of the new Louis Vuitton Cruise 2022 show are characterized above all by the use of color: against a naturalistic background, which is also the result of an architectural work that has distributed and managed spaces, the Louis Vuitton short dresses impose themselves in the female wardrobe with determination and character. Balloon sleeves, zippers (synonymous with a utilitarian approach), peplum and gathers: every detail of Louis Vuitton clothes seems to have been carefully studied by Nicolas Ghesquière to perfectly contextualize in the famous Parisian architectural work. It is no coincidence that the French fashion house has defined the new collection as a set of “proud and positive looks that move forward with serenity”. In harmony with the mood of a rediscovered light-heartedness (summer, but not only), Nicolas Ghesquière takes us into the cruise atmosphere by expressing himself free and without constraints. Proof of this are the short and flared dresses, in which she boldly mixes colors and prints, and adding shiny elements.






 

Thursday, June 10, 2021

ANDRE' BUTZER A MILANO - GALLERIA GIO' MARCONI

Milano - Nella sua ultima mostra del 2018, André Butzer aveva presentato da Gió Marconi gli N-paintings, una serie di opere monocromatiche nere. 
Dall'11 giugno al 23 luglio 2021 l'artista torna a esporre in galleria, e alla sua quinta personale offre un nuovo sorprendente capovolgimento del suo lavoro, esponendo una selezione di opere su carta e un gruppo di inediti dipinti astratti e figurativi dai colori audaci in cui tornano protagonisti i suoi personaggi più iconici. 
 Tra i più rilevanti artisti tedeschi contemporanei, André Butzer esplora le possibilità del medium pittorico, sviluppando un universo personale e fortemente espressivo che spazia dalla storia tedesca e americana alla cultura, dalla politica alla storia dell'arte, fino al mondo dei fumetti e dei cartoni animati. Nei suoi nuovi lavori si colgono tanto riferimenti ai personaggi creati da Walt Disney, quanto alla fantascienza fino all'Espressionismo. 
 Gió Marconi 
 Via Tadino 20 
 20124 Milano








Monday, June 7, 2021

BALENCIAGA SPRING 22 - READY TO WEAR

Balenciaga’s Spring 22 presentation considers our shifting senses of reality through the lens of technology. Demna Gvasalia with "Balenciaga Clones"for Spring/Summer 2021 making us question what is truly real and fake in this digital era? Did the show actually happen? The producer Quentin Deronzier scanned face of the artist, Eliza Douglas that she was the only model who reappeared throughout the entire show. All the models were clones of her. In this collection there’s all of Gasvalia's signatures: the supersized tailoring and coats; the loose printed dresses; the ski jackets, hoodies, and streetwear; the cyber-Gothic denim; the severely elegant eveningwear. Gvasalia brought back the viral 2018 Crocs collaboration with another Balenciaga X Crocs interpretation. Furthermore​ Balenciaga continues to collaborate with the Italian luxury label Gucci with the switch of the double G logo to the double B handbags, baseball caps, and belt buckles in the classic beige monogram. The Hacker Project, conceptual interpretations of Gucci’s recognizable signatures as Balenciaga products. The Hacker Project presents pieces that merge Gucci and Balenciaga House codes and in so doing explores and questions the ideas of authenticity, counterfeiting, and appropriation within the fashion industry.






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