Friday, November 11, 2022

JEAN ARP e ALBERTO MAGNELLI |

Nell’ambito del progetto di valorizzazione delle opere e degli artisti presenti nelle collezioni civiche fiorentine, il Museo Novecento presenta la mostra Alberto Magnelli. Armocromie, a cura di Eva Francioli (11 novembre 2022 – 15 febbraio 2023). 
La monografica, dedicata al maestro dell’astrattismo internazionale, si inserisce all’interno del ciclo espositivo che, con cadenza regolare, intende delineare dei brevi ritratti di grandi artisti del ventesimo secolo, nell’intento di approfondire specifici aspetti della loro pratica ed episodi meno indagati della loro vita. 
 “La mostra sarà un viaggio nell’universo artistico di Magnelli, un percorso tra opere che spaziano tra dipinti, disegni e collage e che consentiranno al visitatore di addentrarsi al meglio in un linguaggio espressivo tra i più originali e significativi dell’epoca. Al Museo Novecento ancora una volta diventa possibile scoprire o riscoprire figure che hanno segnato lo scenario artistico contemporaneo, grazie a un repertorio prezioso che abbiamo a disposizione nella nostra città”. 
 Toscano di nascita e francese di adozione, Alberto Magnelli (Firenze 1888 – Meudon 1971) ha contribuito in maniera determinante alla diffusione di nuovi codici visivi nell’Europa del secondo dopoguerra. Artefice di una lunga e incessante ricerca sul mezzo pittorico, a cavallo tra gli anni Dieci e gli anni Sessanta sviluppa un repertorio del tutto originale di forme e colori. Alla più volte ricordata formazione da autodidatta seguirà, negli anni della prima giovinezza, il confronto con le esperienze più innovative dell’arte internazionale, coltivato anche attraverso l’amicizia con i principali protagonisti della scena artistica e culturale parigina. 
Un posto speciale sarà, in tal senso, ricoperto da Jean Arp e dalla moglie Sophie, con i quali Magnelli condividerà importanti esperienze d’arte e di vita negli anni della Seconda guerra mondiale. 
 Un'opera di Jean Arp, uno dei grandi maestri del Novecento, riaffiora infatti dai depositi dei Musei Civici Fiorentini. Larme de galaxie (1962), piccolo capolavoro donato dall'artista alsaziano alla città di Firenze all'indomani della drammatica alluvione del 1966, torna alla luce dopo circa tre anni di studio e ricerche condotti da Emanuele Greco, curatore della mostra Jean Arp. 
Larme de galaxie (11 novembre 2022 – 15 febbraio 2023). 'opera, appartenente a una fase tarda dell'attività dell'artista, rappresenta pienamente la poetica e lo stile di Arp in scultura, che prese avvio agli inizi degli anni Trenta, dopo la conclusione delle fasi dada e surrealista, con la ricerca di una plastica astratta, di matrice organica, intesa cioè non come imitazione delle forme della natura, ma come natura essa stessa: ovvero una materia, in cui restavano forti le assonanze alle forme di organismi animali e vegetali, costituita però della stessa forza germinante, spontanea e immediata, della natura, che fu sempre per Arp la principale fonte di ispirazione.

Installation view - Ph Leonardo Morfini

Installation view - Leonardo Morfini

Alberto Magnelli - Peinture n. 0529, 1915
olio su tela, 124x100

Alberto Magnelli - Explosion Lyrique n.7, 1918
 olio su tela 125x140

Alberto Magnelli - Collage Musique, 1942
carta vetrata - 35x27


Jean Arp, Larme de galaxie, 1962,
duraluminium, Collezioni Civiche Fiorentine. Ph. Credits: Serge Domingie.



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