Friday, October 18, 2019

GIUSEPPE UNCINI. LA CONQUISTA DELL'OMBRA

Milano - Fondazione Marconi  presenta la mostra Giuseppe Uncini. La conquista dell’ombra dedicata al lavoro dell’artista marchigiano tra il 1968 e il 1977.
 Questo progetto espositivo in collaborazione con l’Archivio Uncini, a distanza di quattro anni dalla mostra del 2015 incentrata sul disegno, mira oggi a documentare l’evoluzione della lunga e approfondita indagine dell’artista sul tema delle ombre. Punto di partenza è la mostra, intitolata appunto “Ombre”, che ha luogo nel 1976 allo Studio Marconi e per la quale l’artista realizza Grande parete Studio Marconi MT 6, espressamente progettata per la galleria milanese. Quest’opera rientra nel periodo in cui Uncini decide di spostare la sua attenzione dalla “costruzione di oggetti” alla “costruzione dell’ombra”, dalla forma reale dell’oggetto costruito, alla sua forma virtuale. In questa nuova ottica egli trasforma ciò che è da sempre percepito come ambiguo e labile in un elemento sostanziale dell’opera, qualcosa di stabile, visibilmente e tattilmente concreto. Luce e ombra vengono così poste allo stesso livello di valore e considerate “materie” alla stessa stregua, permettendo una nuova e inedita lettura dell’opera. Questa scoperta, motivo dominante della sua ricerca fino agli anni Ottanta, lo porta anche a riflettere sulle antinomie luce-ombra, pieno-vuoto, presenza-assenza. È dunque lo spazio a farsi materia dell’atto costruttivo dell’artista e non esiste più distinzione tra il fare pittura e il fare scultura. La mostra presenta un nucleo di opere, comprese tra il 1968 e il 1977, con l’obiettivo di fornire un excursus completo sulla produzione creativa di Uncini in questo arco temporale. Verranno così passate in rassegna tutte le principali declinazioni di quell’assidua necessità dell’artista di indagare la dimensione virtuale della proiezione dei volumi: dalle prime Sedia con ombra e Finestra con ombra (1968), alle Colonne con ombra (1969), Ombra di un cubo sospeso (1973), Muro con ombra T.23 (1976).
“L’ombra, questa fuggevole essenza, questa negatività del segno, che troppo spesso viene ignorata o passata sotto silenzio, che quasi sempre vale solo come fattore passivo, di assenza, tutt’al più di completamento dell’indagine – doveva invece costituire, a un certo punto, il centro delle indagini dell’artista; non già come artificio per una resa prospettica o naturalistica, ma come ‘messa in luce’ (non solo metaforicamente) di un elemento sostanziale dell’opera.” (G. Dorfles, 1976)

Fondazione Marconi 
 Via Tadino 15 – 20124 Milano 
18 ottobre – 21 dicembre 2019

Grande parete Studio Marconi MT.6, 1976
cemento e laminato legno


Finestra con ombra, 1968
cemento e ferro


Grande muro con ombra, 1970
polistirolo e cemento bianco


Ombra di un cubo sospeso, 1973
cemento e laminato legno


Ombra di tre cubi M. 26, 1975
cemento e laminato legno


Ombra di tre parallelepipedi T. 10, 1976
cemento e laminato legno


Ombra di due quadrati, 1977
cemento e laminato legno

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