Wednesday, November 30, 2016

GIOSETTA FIORONI EXHIBITION IN ROMA

Tuesday, November 29  the Mucciaccia Gallery in Rome opened the exhibition Attraverso l'Evento (Through the Event) by Giosetta Fioroni curated by Fabrizio D'Amico and Piero Mascitti, artistic director of  Goffredo Parise and Giosetta Fioroni Archives.
Giosetta Fioroni has chosen to name the exhibition at the Mucciaccia art gallery Attraverso l'Evento in a tribute to some verses of Andrea Zanzotto. The exhibition seeks to investigate Giosetta Fioroni’s artistic career. Giosetta Fioroni marked the history of contemporary art along with people such as Louise Bourgeois, Agnes Martin, Joan Mitchell, Niki de Saint Phalle.
“Seeing and especially remembering life in rose. Giosetta Fioroni knows full well that life is not only in rose, but since she is an artist and her ideology can be nothing else if not stylistic, her art- ist style is in rose”. That is what her companion, Goffredo Parise said about her.
This exhibition retraces in particular the years of  legendary season of  “school of Piazza del Popolo “, to which  Giosetta gave a de- cisive contribution.
Period marked by the abandonment of color, with the adoption of one single color, or rather, a “non- color”, as she herself said later, given by the aluminum enamel, which was deposited thinly on the large cards, on the canvases, on which now a face, a silhouette of a woman, a look, a smile appeared alone... feeling of melancholy, of loneliness, almost of absence. After the “silver” ones, are the cards noted by a swift, feeble, liq- uid watercolor, briefly, at the center of the pictorial field; the houses and the toy theaters; collages; the display cases and boxes; finally ceramics.
Her works become colourful again,  in “theater time”, but it is no longer, now, that magmatic, hazardous, and also invasive color of the very first informal attempts.  It is a re- flective and prudent color.

 Martedì 29 Novembre ha inaugurato alla Galleria Mucciaccia di Roma la mostra Attraverso l'Evento di Giosetta Fioroni a cura di Fabrizio D’Amico e Piero Mascitti, direttore artistico dell’Archivio Goffredo Parise e Giosetta Fioroni.
Il titolo della mostra è tratto da Il galateo in bosco di Andrea Zanzotto che bene esemplifica la poetica dello scrittore veneto, legata all’uso dell’ossimoro e ad accostamenti linguistici inusuali. “Vedere e soprattutto ricordare la vita rosa. Giosetta Fioroni sa benissimo che la vita non è soltanto rosa, ma siccome è un’artista e la sua ideologia non può essere altro che stilistica, il suo stile di artista è rosa”. Diceva così, della sua compagna, Goffredo Parise.
 Questa mostra ripercorre in particolare gli anni della “scuola di piazza del Popolo”, alla quale Giosetta, diede un contributo decisivo. Periodo caratterizzato dall'abbandono del colore con l’adozione d’un unico colore, anzi d’un “non colore”, come lei stessa disse in seguito, dato dallo smalto alluminio che si depositava sulle tele, o su grandi fogli di carta sulle quali apparivano una sagoma di donna, uno sguardo, un volto... figure malinconiche, pervase di solitudine, quasi d’assenza. Dopo gli “argenti”, vengono acquarelli tenui, case e teatrini; i collages; le teche e le scatole; infine le ceramiche. Le sue opere diventano di nuovo colorate, nel “tempo del teatro”, ma non è più quel colore magmatico, invasivo delle primissime prove informali. È un colore riflessivo e prudente.
Con oltre 40 opere dal 1964 ai giorni nostri, l’esposizione si apre con i lavori degli anni Sessanta, quattro carte intitolate Immagini del silenzio, bozzetti per la Biennale di Venezia del 1964 e undici tele tutte dipinte con lo smalto alluminio. Sono opere che possiedono l’istantaneità di uno scatto fotografico e dimostrano il forte interesse nutrito dall’artista verso il cinema, tanto che spesso su una stessa tela si vede la traccia di una sequenza di immagini, oppure lo stesso soggetto è presente simultaneamente, ma in due diversi momenti,. Nelle opere di questo periodo è anche significativo il rapporto con il mondo della fotografia e della moda.  Gli anni Settanta sono rappresentati dalle linee essenziali di alcune carte i paesaggi d’argento; da una serie di teche nelle quali compaiono piccoli oggetti, elementi naturali e frammenti di memoria. Nei quadri degli anni Ottanta l’argento cede il passo all’esplosione di colore dei teatrini, delle ceramiche e delle tele.
Memorabile la collezione Valentino Autunno / Inverno 2014-15, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli sono stati ispirati da donne non convenzionali le cui opere alla fine degli anni Sessanta e nei primi anni Settanta erano profondamente legate ad un momento di grande cambiamento e alla cultura italiana: Giosetta Fioroni fu una di queste.
Fino al 10 Gennaio
Galleria Mucciaccia, largo della Fontanella di Borghese 89, Roma
Giosetta Fioroni nella sua casa di Roma, foto Luca Musella

Una donna in silenzio, 1964  -  Cortigiane, 1966

Prima immagine del silenzio  -  Terza immagine del silenzio
Progetto per la XXII Biennale di Venezia

Liberty notturno, 1967  -  Mini liberty, 1966

Cappello Berlinese. 1966  -  Liberty viennese, 1968

Bambino solo, 1968  -  From here to eternity, 1969

Lo sguardo, 1968  -  Malinconia, 1969

Paesaggio Picasso, 1969  -  Gli Involucri, 1969

Liberty con paesaggio, 1968,  -  Liberty malinconico, 1968

Fascino, 1968

La bella addormentata nel bosco:Rosaspina, 1969/1970  -  Biancaneve, 1971

Da sinistra/From the left: 
Personaggio in un prato con apparizione di spirito silvano, dal catalogo della mostra alla Galleria de’ Foscherari, Bologna 1974 
Character in a meadow with the apparition of a silvan spirit, from the catalogue of the exhibition at the De’ Foscherari Gallery, Bologna 1974 
Acquarelli esposti nella mostra alla Galleria de’ Foscherari, Bologna 1974 98 
Watercolours exposed at the De’ Foscherari Gallery, Bologna 1974 

Io son la luna arida terra friabile... Ezra Pound, 1991  -  Treno cometa, 1991/92

Oltre le porte regali, 1993   -   Salgared Rose, 1993
Teatrino, 1993  -  Episodio lunare, 1993

Questa terra misteriosa che è il passato, 1998  -  Autoritratto nel tempo, 1996/98

Lo studio di Giosetta a Roma, 2000foto Luca Musella
Lo stato straordinario, 2006  -  Marilyn Manson, 2009

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da The golden bough di James G. Frazer, Giosetta Fioroni impersona Madame Sosostris Il Re del Bosco, da Il ramo d’oro, 2014-2015 
Il Re del Bosco, da Il ramo d’oro, 2014-2015

Isadora, 2006  -  Effi,2007



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