Friday, November 25, 2016

FABIO MAURI AL MADRE

Opens tonigh the exhibition: Retrospective in Solid Light dedicated by Madre museum to Fabio Mauri (Rome, 1926-2009) on November, masterful exponent of the neo-avantgardes of the second half of the 20th Century, whose artistic practice – turning on the exploration of the mechanisms of’ ideology and languages of propaganda, as well as the collective imagination and the structures of media narratives, especially film – places him among the greatest and more seminal contemporary artists internationally. His works and actions - which include painting, drawing, sculpture, installation, performance - investigate the European story of XX Century in its conflicts and contradictions, and the survey found a subject specifically European, which is precisely the ideology, and in relationship between historical dimension and ethical dimension, as in tension and in the composition of personal and collective sphere, their intellectual and emotional core. The exhibition incorporates and conveys the concept of “solid light”, which appears in the titles of some of the artist’s works. In them, referring to the futurist Lampadine con i raggi solidificati (“Bulbs with solidified rays”), Mauri gave physical substance to the beam of light which joins the projector to the movie screen, so translating the idea that all the components of existence are real, hence also thought, imagination and ideology. This reflection, later embodied in his Schermi, Proiezioni and performative actions, became a metaphor of the relationship between mind and world, between reality and memory, between history and stories, so transforming the museum itself into the projector on the occasion of this exhibition, as well as the concept of retrospective into an architectural projection that envelops the viewer.

Curated by Laura Cherubini, Andrea Viliani
until March 6, 2017

 Inaugura stasera al Museo Madre di Napoli la mostra Retrospettiva a luce solida dedicata a Fabio Mauri (Roma, 1926-2009), uno dei principali esponenti delle neo-avanguardie della seconda metà del XX secolo, la cui pratica artistica – incentrata sull’esposizione dei meccanismi dell’ideologia, l’esplorazione dei linguaggi della propaganda, l’analisi dell’immaginario collettivo e delle strutture delle narrazioni mediatiche, a partire da quella cinematografica – lo impone fra i più grandi artisti contemporanei a livello internazionale. Le sue opere e azioni – che comprendono pittura, disegno, scultura, installazione, performance – indagano la storia europea del “secolo breve” nei suoi conflitti e nelle sue contraddizioni, e trovano nell’indagine di un soggetto specificatamente europeo, quale appunto l’ideologia, e nell’intrinseco rapporto fra dimensione storica e dimensione etica, come nella tensione e ricomposizione fra sfera personale e collettiva, il loro fulcro intellettuale ed emotivo. Mauri con le sue opere tenta di dare rappresentazione al pensiero, di svelare i meccanismi di funzionamento della percezione (come delle strategie di manipolazione o dei meccanismi di induzione propri della “società dello spettacolo”) e di far affiorare i percorsi potenziali della memoria o della sua sistematica rimozione e rimodulazione.
La mostra incorpora e trasmette il concetto di “luce solida” che compare in alcuni titoli delle opere dell’artista, in cui, richiamandosi alle Lampadine con i raggi solidificati futuriste, Mauri conferiva consistenza fisica al raggio che congiunge il proiettore e lo schermo cinematografico, traducendo così l’idea che tutte le componenti dell’esistenza hanno una “realtà”, ovvero cause e conseguenze reali: quindi anche il pensiero, l’immaginario, l’ideologia. Questa riflessione, successivamente affidata agli Schermi, alle Proiezioni e alle azioni performative, diviene metafora del rapporto tra mente e mondo, tra realtà e memoria, fra Storia e storie. Trasformando, in occasione di questa mostra, il museo stesso in proiezione e messa in scena, e il concetto di retrospettiva in una proiezione architettonica che avvolge lo spettatore rendendolo parte attiva, soggetto/oggetto di questa narrazione, scandita in opere, azioni e documenti.

A cura di Laura Cherubini, Andrea Viliani
Fino al 6 marzo, 2017
Museo Madre
Via Luigi Settembrini 79, Napoli













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