Thursday, February 9, 2017

SE IL MONDO FOSSE QUADRO, SAPREI DOVE ANDARE

Opening oggi a Milano.
Se il mondo fosse quadro, saprei dove andare è la mostra che la città di Milano dedica a Fausta Squatriti, nata nel 1941 nella capitale lombarda e diplomatasi all'Accademia di Brera.
Il progetto, a cura di Elisabetta Longari, è articolato in tre mostre parallele.
 Alla Triennale di Milano, una selezione di venti opere ripercorre la ricerca dell’artista dai lavori di esordio, fino ai recentissimi polittici polimaterici; alle Gallerie d’Italia – Piazza Scala, con la co-curatela di Francesco Tedeschi, prendendo spunto dalle opere di Fausta Squatriti nella collezione Intesa Sanpaolo, saranno esposte alcune grandi Sculture nere realizzate tra il 1972 e il 1985 e un nucleo di lavori degli anni ’80 mai esposti in Italia, a sintesi della sua ricerca sulla Fisiologia del quadrato; alla Nuova Galleria Morone, con la co-curatela di Susanne Capolongo, una ventina di sculture degli anni ‘60, anch’esse inedite in Italia, connotate da una vivace componente cromatica.
Il progetto Se il mondo fosse quadro, saprei dove andare... permette di entrare in contatto con modalità e processi creativi di un’artista capace di intuizioni anticipatrici di successive tendenze e a suo agio nell’utilizzo di molteplici linguaggi, dalle arti visive, alla poesia (il titolo della mostra è tratto da una poesia dell'artista), alla narrazione fino alla saggistica.
La mostra allestita nell’Impluvium della Triennale di Milano presenta le tappe fondamentali del percorso logico e poetico della Squatriti, il “cielo”, dipinto nel 1966 con colori da affresco in chiave giocosa e caramellata ispirato a Giovanbattista Tiepolo; al centro del salone, una scultura di acciaio e lamina d’oro del 1972, un mazzo di frecce; i lavori del nuovo millennio, trittici polimaterici e una grande scultura del 2008, tutti connotati dall’idea della morte e del dolore, in cui il linguaggio si avvale di oggetti recuperati dalla realtà e rivisitati nella loro forma di “resto”.
Le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo partecipano alla mostra monografica ospitando 15 opere dell’artista, due provenienti dalle collezioni della Banca (la scultura Aperto e l’opera In segno di natura: Islam verde), 13 dalla collezione personale di Fausta Squatriti selezionate dai due cicli di opere Fisiologia del quadrato ( in cui la geometria e l’aritmetica sono usate per dimostrare il valore dell’assurdo), In segno di natura (dove l'artista preleva motivi classici romani e orientali ed elaborandoli graficamente con la stampa serigrafica li mette a confronto con un loro doppio creato secondo un ragionamento logico e matematico che ricorda il ciclo della Fisiologia del quadrato.
 Negli spazi della Nuova Galleria Morone vengono presentate una ventina di sculture degli anni ‘60, anch’esse inedite in Italia, connotate da una vivace componente cromatica: forme elementari, cubi, piramidi, coni, parallelepipedi, in plexiglas, acciaio speculare, o laccato, o in ferro ossidato.
 -Triennale di Milano Impluvium
dal 10 febbraio al 5 marzo 2017
 -Gallerie d’Italia Polo Museale e culturale di Intesa Sanpaolo 
Piazza della Scala, 6 – 20121 Milano
dal 10 febbraio al 2 aprile 2017
-Nuova Galleria Morone 
Via Nerino, 3 – Milano
dal 10 febbraio al 2 aprile 2017
LA TRIENNALE:
La passeggiata, 1965 
La passeggiata, 1965 

Le frecce, 1972
Lutto celeste, 1992 
GALLERIE D'ITALIA-INTESA SAN PAOLO:


Dalla svastica alla croce, 1985


Scomposizione, 1985

Tre cubi scomposti, 1985

In segno di natura: Islam verde


NUOVA GALLERIA MORONE:
Cubo con nuvola gialla, 1969

Il giardino segreto, 1964



Apriti, 1970

Ripieno, 1970
photo credits: Claudia Santrolli

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