Wednesday, April 3, 2019

MIART 2019

Adottando come formula per l’edizione del 2019 il verso “abbi cara ogni cosa”, miart porge al suo pubblico l'invito a fare proprio il gesto di attenzione con cui l’arte custodisce la realtà nel momento in cui la trasforma.
 Dal 5 al 7 aprile 2019 torna miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano e diretta da Alessandro Rabottini. All’interno del padiglione 3 di fieramilanocity, 186 gallerie provenienti da 19 paesi esporranno opere di maestri moderni, artisti contemporanei affermati ed emergenti e designer storicizzati e sperimentali.
 miart 2019 accoglie numerose e influenti le gallerie provenienti da tutto il mondo come A Arte Invernizzi (Milano), Alfonso Artiaco (Napoli), Bortolami (New York), Isabella Bortolozzi (Berlino), Campoli Presti (Londra – Parigi), ChertLüdde (Berlino), Clearing (Bruxelles – New York – Brooklyn), Galleria Continua (San Gimignano – Pechino – Les Moulins – L’Avana), Raffaella Cortese (Milano), Thomas DaneGallery (Londra – Napoli), Massimo De Carlo (Milano – Londra – Hong Kong), Dvir Gallery (Bruxelles – Tel Aviv), Kalfayan Galleries (Atene – Salonicco), Gladstone Gallery (New York – Bruxelles), Kaufmann Repetto (Milano – New York), Peter Kilchmann (Zurigo), Andrew KrepsGallery (New York), Lelong& Co (Parigi – New York), Magazzino (Roma), Mai 36 (Zurigo), Giò Marconi (Milano), Massimo Minini (Brescia), P420 (Bologna), Gregor Podnar (Berlino), Almine Rech (Parigi – Bruxelles – Londra), Lia Rumma (Milano – Napoli), Sprovieri (Londra) e Zero (Milano). E per la prima volta: Cabinet (Londra), Corvi-Mora (Londra), Marian Goodman Gallery (New York – Parigi – Londra), Hauser & Wirth (Hong Kong – Londra – Los Angeles – New York – Somerset – St. Moritz – Gstdaad – Zurigo), Herald St (Londra), GalerieThaddaeus Ropac (Parigi – Londra – Salisburgo) e Tucci Russo (Torre Pellice.
 L’arte posa sulla realtà uno sguardo che è tanto una forma di attenzione quanto un invito all’attenzione: l’arte, infatti, non esplora solo gli aspetti più estremi della vita ma anche quelli all’apparenza meno rilevanti, trasformando ciò che appare insignificante in un simbolo potente dell’esistenza umana.
Photo by Jonathan Frantini 



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