Thursday, March 23, 2023
LINO FIORITO - PERCORSI ELLITTICI
Thursday, December 22, 2022
Salvatore Emblema - La materia del Cielo
Il 23 dicembre inaugura nel nuovo spazio “ART GATE” all’Aeroporto Internazionale di Napoli (area imbarchi, C20), la mostra “Salvatore Emblema. La materia del Cielo” (23 dicembre 2022-23 gennaio 2023) a cura di Sylvain Bellenger realizzata da Gesac in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte e il Museo Emblema.
La mostra Salvatore Emblema. La materia del Cielo suggella una più stretta collaborazione tra l’Aeroporto Internazionale di Napoli e il Museo e Real Bosco di Capodimonte, due importanti attori dello sviluppo in chiave turistica della città di Napoli, e inaugura un nuovo spazio espositivo “ART GATE” nella zona imbarchi. Uno spazio interamente dedicato alla scena artistica campana, in cui si alterneranno periodicamente mostre capaci di mettere in risalto la vivacità culturale di una città stratificata di storia e di arte, sempre protesa verso la sperimentazione di nuovi linguaggi e l’accoglimento delle più svariate istanze culturali.
La mostra si compone di cinque grandi opere pittoriche risalenti alla prima metà degli anni Sessanta, quando Salvatore Emblema declinava la sua formazione di matrice informale in una ricerca di tipo spiccatamente materico e gestuale. Ricorrenti le forme dell’ovale e del quadrato che da un lato hanno memoria della pittura pompeiana e dall’altro sembrano aprire finestre ipotetiche all’interno dello spazio del quadro. “Autoritratti”, li chiamava l’artista scherzando. Ammiccando così alla possibilità di una pittura, sempre più libera da schemi compositivi complessi, capace di poter diventare quasi una superficie riflettente, come uno specchio. Superficie che l’artista carica di materia, inserendo cenere e sabbie vulcaniche all’interno dell’impasto coloristico.
La Materia del Cielo è una mostra su Emblema non priva di una calibrata valenza di studio su un periodo breve ma intenso di ricerca. Sono i primi anni Sessanta e l’artista va selezionando progressivamente gli elementi distintivi del proprio lavoro. Si riconoscono già le fasce quadrangolari degli anni successivi. L’interesse verso la trama e l’ordito della tela che in alcuni punti è già portata alla luce tra le masse di colore. E’ già rintracciabile quel ragionare per moduli compositivi minimi che accompagneranno la produzione di Emblema per tutti i successivi anni Settanta. Una mostra sul cielo in cui l’aria si traduce in massa fisica ed il riflesso luminoso è quasi scavato nella materia pittorica. D’altronde il cielo, nella storia dell’arte, non ha mai nascosto una sua certa ambiguità : è una massa indivisa di spazio che si può rappresentare solo per frammenti. Ed è proprio nel tentativo di restituire l’emozione del cielo, della luce cangiante di un tramonto e del gioco delle nuvole che la pittura ha iniziato a diventare movimento.
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autoritratto, 1963 |
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autoritratto, 1964 |
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senza titolo, 1961 |
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senza titolo, 1966 |
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senza titolo, 1967 |
Thursday, October 6, 2022
Michele De Lucchi a Napoli
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Casetta delle Pezzentelle 482, legno di noce e tempera, 2022 Ph. Michele De Lucchi |
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Casetta delle Pezzentelle 484, legno di noce e tempera, 2022 Ph. Michele De Lucchi |
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Casetta delle Pezzentelle 485, legno di noce e tempera, 2022 Ph. Michele De Lucchi |
Wednesday, March 30, 2022
LAWRENCE CARROLL AL MUSEO MADRE
Madre - museo d’arte contemporanea Donnaregina, Napoli
Thursday, January 13, 2022
Andrea Bolognino. Cecità , accecamento, oltraggio
Napoli-Per il settimo appuntamento con il ciclo di mostre-focus Incontri Sensibili, il Museo e Real Bosco di Capodimonte presenta il progetto espositivo di Andrea Bolognino (classe '91), i cui disegni sono posti in dialogo con uno dei capolavori più noti della collezione, la Parabola dei ciechi (1568) di Pieter Brueghel il Vecchio. La mostra Cecità , accecamento, oltraggio propone fin dal titolo una stretta relazione con l’enigmatico dipinto del maestro fiammingo. Ne derivano tre temi che Bolognino ha riunito sotto una più ampia riflessione sul rapporto tra arte e scienza: la simulazione della rappresentazione scientifica, con l’inserimento di schemi e grafici, la simulazione del disturbo della visione, attraverso un disegno abbreviato e oscuro, l’ipervisione, effetto degli sviluppi tecnologici contemporanei. In mostra sono esposti 24 disegni (tra cui un trittico composto da tre fogli) in cui l’artista concilia disegno oggettivo e soggettivo per evidenziare la relazione tra rappresentazione artistica e conoscenze scientifiche. Alcune delle opere, realizzate su carta a matita, carboncino, pastello, acquerello e acrilico diluito, sono disposte su basi inclinate, in continuità con la logica espositiva del Gabinetto dei disegni, del quale è presente a Capodimonte un esempio tra i più ricchi e prestigiosi in Italia. Infine, il grande trittico che completa l’allestimento è dedicato all’accecamento inteso come caduta fisica e simbolica, del quale l’artista coglie le diverse fasi: abbandono, percezione della caduta, tentativo di rialzarsi.
“Con questa mostra mettiamo a confronto un grande maestro del passato come Brueghel e un giovane artista napoletano come Bolognino e mettiamo a confronto due diversi linguaggi artistici: la pittura e il disegno contemporaneo. Il rapporto tra arte e scienza rimane comune nella favola di Bruegel e nella ricerca di Andrea Bolognino. Lo sguardo, la vista, l'occhio sono da sempre un tema centrale delle arti visive. La mostra ‘Cecità , accecamento, oltraggio’, interpreta profondamente il format "Incontri sensibili", ponendo in dialogo la contemporaneità e la collezione storica di Capodimonte” afferma il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger.
Dal 13 Gennaio al 15 Marzo
ll disegno è stato a lungo considerato da Giorgio Vasari (Arezzo 1511–Firenze 1574) in poi come una forma d'arte legata alla pittura, alla scultura o all'architettura. Occorreva essere un buon disegnatore prima di arrivare a essere un buon pittore. Nei primi decenni del XVIII secolo il disegno, e in particolare l'acquerello e il lavis (tecnica a inchiostro e acqua), utilizzati da Alexander Cozens (San Pietroburgo 1717-Londra 1786) e William Blake (Londra 1757-1827), William Turner (Londra 1775-1851), hanno consentito effetti audaci nella composizione, diventato un'arte a sé. Nel 1805 fu fondata a Londra la prima Società dei “Painters in Water Colours” (Pittori ad acquarello) che accoglieva tutte le tecniche su carta. In Francia, Victor Hugo (Besançon 1802 – Parigi 1885) e Odilon Redon (Bordeaux 1840 – Parigi 1916) sperimentarono sulla carta un’astrazione figurativa, confondendo le regole delle categorie artistiche con una libertà che anticipava i pittori europei d'Avanguardia. A partire dal primo Novecento, il disegno fu ritenuto un territorio di innovazione e non più solo uno strumento rapido al servizio degli artisti per registrare e appuntare idee e impressioni, per organizzare lo spazio e le figure delle opere che si apprestavano a comporre. Con la libertà espressiva diffusa dalle Avanguardie, in particolare dal Cubismo, il disegno, anche su tela, sperimentato da Pablo Picasso, Henri Matisse, Alberto Giacometti, Cy Twombly, ha ampliato il campo di indagine delle arti visive, entro cui sondare le profondità dell’animo umano e gli automatismi della psiche, rivelare immagini inafferrabili allontanandosi dalla rappresentazione mimetica della realtà , introdurre inedite organizzazioni compositive e spaziali attraverso linee, segni, masse, macchie, chiaroscuri, volumi. Oggi, il disegno non è più considerato una pratica supplementare e valica i confini delle tecniche - tra le varie, matita, china, gesso, inchiostro, pastello, acquerello, collage - e dei supporti con l’adozione di materiali eterogenei, assumendo forme e dimensioni inaspettate, dalle installazioni ambientali fino alle più avanzate applicazioni digitali. Sempre più numerose sono le manifestazioni, tra mostre, progetti espositivi e fiere, presentate da istituzioni museali, fondazioni, gallerie e centri di ricerca, che di recente hanno puntato l’attenzione sulla vitalità del disegno contemporaneo, valorizzandone la specificità e promuovendone la diffusione.
Visite con l’artista
Domenica 30 gennaio 2022, ore 12.00
Domenica 20 febbraio 2022, ore 12.00
Domenica 13 marzo 2022, ore 12.00
Thursday, October 15, 2020
FRANCESCO BOSSO - PRIMITIVE ELEMENTS
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Black Ice, 2012 Iceland |
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Cliff Sentinell, 2012 Iceland |
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Diamond #4, 2015 Greenland |
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Fluid Columns, 2013 Iceland |
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Golden Arch, 2015 Spain |
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Ice Island, 2012 Iceland |
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Morning Calm, 2018 Portugal |
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Over the Cliff, 2018 Portugal |
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Permafrost, 2013 Iceland |
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Water Wall, 2012 Iceland |